Varricchio inaugura la mostra su Carpaccio alla Staatsgalerie Stuttgart
STOCCARDA\ aise\ - È stata inaugurata il 13 novembre presso la Staatsgalerie Stuttgart alla presenza dell’ambasciatore d’Italia in Germania, Armando Varricchio, la prima mostra in Germania interamente dedicata a Vittore Carpaccio.
Aperta al pubblico sino al 2 marzo 2025, la mostra è intitolata “Carpaccio, Bellini e il Primo Rinascimento a Venezia” si svolge in occasione del 500° anniversario della morte dell’artista italiano.
La Staatsgalerie Stuttgart ha colto l’occasione del restauro di due opere facenti parte della sua collezione per presentarle ad un vasto pubblico assieme ad altri 55 lavori tra pitture e grafiche su carta, tra i quali prestigiose opere provenienti da Venezia, Firenze, Budapest e Washington, anche di altri artisti quali Giovanni e Gentile Bellini, Lorenzo Lotto, Albrecht Dürer e Hans Burgkmaier.
Carpaccio, allievo dell’altrettanto rinomato pittore veneziano Giovanni Bellini, con la sua virtuosità artistica e grandiosa immaginazione inscena i suoi soggetti e i suoi ritratti con grande ricchezza di colori e dettagli a testimoniare la vita quotidiana dell’epoca, con la città lagunare sullo sfondo.
In occasione dell’inaugurazione della mostra, curata da Annette Hojer e Christine Follmann, dopo il saluto della direttrice Christiane Lange, l’ambasciatore Varricchio ha ricordato come la Staatsgalerie Stuttgart abbia “sempre dimostrato un’attenzione particolare per l’arte italiana, mettendo anche l’artista o gli artisti esposti continuamente in raccordo con il proprio tempo e il proprio territorio”.
In mostra a Stoccarda, ha proseguito l’ambasciatore, è possibile vivere “Venezia come luogo di scambio e di sinergia. Le opere esposte ci ricordano quanto forti fossero le influenze reciproche e quanto radicato fosse già all’epoca il rapporto tra la cultura italiana e quella tedesca”, ha aggiunto. “In questa prospettiva, guardiamo anche oggi alle relazioni tra Italia e Germania, che continuano a beneficiare intensamente dei contributi artistici e culturali l’uno dell’altro”. (aise)