Acetaie aperte: una settimana “balsamica” tutta da vivere

MODENA\ aise\ - Si alza il sipario sulla 24° edizione di Acetaie Aperte, l’evento organizzato da “Le Terre del Balsamico”, Consorzio di secondo grado di cui fanno parte il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena e il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, che quest’anno per la prima volta cambia format rispetto al passato e si allunga su una intera settimana di eventi diffusi, grazie alle sinergie ed alle collaborazioni instaurate con il Festival Belcanto e la Biblioteca Civica Antonio Delfini.
La nuova edizione registra il record di aderenti: saranno infatti 48 le acetaie che apriranno le proprie porte ad appassionati e curiosi e che hanno aderito con visite guidate, degustazioni e molto altro all’edizione 2025 della manifestazione. I singoli programmi con indirizzi e orari di apertura sono disponibili al sito www.acetaieaperte.com.
Come ribadisce anche Enrico Corsini, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, quella di quest’anno sarà una edizione “interamente dedicata all’importanza della sinergia non solo tra Consorzi ma anche tra i vari attori del Territorio per una promozione a tutto tondo, che comprenda non solo l’enogastronomia ma altresì l’arte e la cultura con la musica ed il patrimonio artistico già sito UNESCO, eccellenze anch’esse della provincia modenese”.
“Il costante aumento dei visitatori registrato nelle precedenti 23 edizioni di Acetaie Aperte ci fa onore perché dimostra il crescente interesse del grande pubblico per i due speciali aceti modenesi – dichiara Cesare Mazzetti, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena - ma è anche un segnale di quanto sia importante il richiamo turistico rappresentato dalle produzioni DOP e IGP: questi prodotti infatti sviluppano un incoming sostenibile e positivo per il territorio, che i Consorzi come il nostro sono sempre più impegnati a promuovere”.
Federico Desimoni, Direttore di Le Terre del Balsamico, aggiunge: “Abbiamo capito che per trasmettere in modo efficace l’anima nascosta di questi prodotti eccezionali non bastano le parole e le spiegazioni, ma serve l’arte e la poesia. Questo perché solo i simboli e le metafore sono in grado di far sentire e palpitare, di dire, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, la profondità del radicamento nel territorio e nella sua cultura rappresentata dall’opera lirica e, per l’Aceto Balsamico di Modena IGP, l’energia che è dinamicità e movimento, forza, scioltezza e armonia ben rappresentata dalla danza contemporanea”.
PROGRAMMA PRINCIPALE
Oggi, 26 settembre, anteprima dell’inaugurazione con un evento speciale: la rappresentazione de La Bohème al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena, un momento di unione tra cultura musicale e gastronomica.
Domani, 27 settembre, sarà il giorno clou, con la cerimonia di inaugurazione prevista alle ore 10:00 al Chiostro della Biblioteca Delfini, seguita da un incontro riservato alle istituzioni e ai soci dei Consorzi di Tutela, che vedrà la partecipazione di Marco Lupo, Capo del Dipartimento della Sovranità Alimentare del MASAF.
Nel pomeriggio, alle 17:30, presso il Ridotto del Teatro Comunale Pavarotti-Freni, sarà presentato l’Osservatorio “Turismo ed Aceto Balsamico di Modena IGP e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP” dalla Prof.ssa Roberta Garibaldi, con una tavola rotonda che coinvolgerà esponenti delle istituzioni locali, regionali e nazionali, dei consorzi e delle organizzazioni delle IG. A seguire, saranno presentati e proiettati i cortometraggi “Modena Balsamic Genius” e “L’Opera del Tempo”.
Domenica 28 settembre vedrà l’apertura delle 48 acetaie, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire il processo di produzione dell’Aceto Balsamico direttamente nelle cantine dove nasce.
Il 3 ottobre, il Teatro Comunale ospiterà un concerto di gala, mentre il 4 ottobre si terrà una cena di gala esclusiva presso il Museo Enzo Ferrari, celebrando le eccellenze gastronomiche del territorio. (aise)