Bufala campana: Francia, Germania e Spagna primi paesi per l’export

CASERTA\ aise\ - Sono le regioni del Centro e del Nord Est le aree geografiche “mozzarella lover” in Italia. Dal Lazio fino al Friuli, passando per l’Emilia Romagna, ecco i territori che hanno trainato i consumi di mozzarella di bufala campana Dop nel 2024. L’anno appena trascorso ha visto un aumento dei consumi interni e una leggera flessione dell’export di Bufala Campana. È quanto emerge dal report sulla filiera elaborato dal Consorzio di Tutela e presentato venerdì scorso, 31 gennaio, nell’ambito della giornata di studio “Mozzarella di Bufala Campana DOP: direzione Futuro”, tenutasi alla Camera di Commercio di Caserta.
I NUMERI
L’analisi dei dati 2024 ha evidenziato una produzione di 55 milioni 718mila chilogrammi di mozzarella di bufala campana Dop, pari a + 0,23% sul 2023, con uno sprint nell’ultimo trimestre che ha consentito di recuperare un’annata segnata da una serie di congiunture, a partire dalle difficoltà dell’export, passato dal 38,3% del 2023 al 36,8% del 2024 sul totale della produzione. I Paesi al vertice della classifica sono la Francia (che sale dal 29% al 31,8%, assorbendo da sola un terzo dell’export), la Germania (con una quota passata dal 15,7% del 2023 al 18,1% dello scorso anno) e la Spagna (cresciuta dal 5,1% all’8,1%).
Si affacciano anche new entry tra i mercati di destinazione, come la Norvegia e la Thailandia, censiti per la prima volta. Tra i Paesi ritenuti più interessanti per il futuro figurano invece l’Europa dell’Est, il Messico e poi il continente asiatico, dagli Emirati Arabi fino a Singapore e Malesia.
E per il 2025 il Consorzio è pronto a lanciare una campagna di promozione in Europa da oltre 1 milione di euro, concentrando le risorse in mercati strategici come Francia, Germania, Inghilterra e Paesi Bassi.
Sul versante interno, aumentano i consumi in Italia, saliti al 63,2% rispetto al 61,7% del 2023. A dare il maggior contributo sono il Nord Est del Paese (consumi aumentati dal 16,6% al 24,5%) e il Centro (dal 17,9% al 23,5%), mentre le vendite nel Nord Ovest passano dal 39,6% al 32,3% e al Sud dal 26% al 19,7%.
I PROGETTI 2025
Gli scenari che si delineano per la filiera nel 2025 guardano innanzitutto all’estero, per diffondere la conoscenza e l’unicità della mozzarella di bufala Dop, insieme al Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana Dop e in sinergia con il Consorzio del Prosciutto di San Daniele. Sono previsti, da un lato, seminari esteri con il coinvolgimento di ambasciate, consolati e uffici Ice e, dall’altro, iniziative con operatori del settore, portando la Bufala Dop nei luoghi di tendenza per i giovani europei, con l’obiettivo di conquistare questa fascia di consumatori. Le iniziative partiranno in primavera e dureranno per tutto il 2025, affiancate da una campagna di comunicazione e da studi di mercato condotti da Nomisma per conoscere e interpretare correttamente le abitudini del consumatore. Oltre ai progetti mirati, nel 2025 sarà incrementata la partecipazione alle fiere di settore all’estero con due tappe negli Stati Uniti per Pizza Expo a Las Vegas e per il Fancy Food a New York. (aise)