Il Salone del Mobile torna in Cina con due tappe a Shanghai e Hong Kong

The Orbit, West Bund Shanghai art building - © Qingyan Zhu

MILANO\ aise\ - Dopo New York, negli spazi di Bloomingdale’s, dove è stato presentato un progetto espositivo a cura dell’architetto e designer Ferruccio Laviani che ha reso omaggio al Made in Italy, il Salone del Mobile.Milano torna in Cina.
Le metropoli di Shanghai e Hong Kong ospitano due appuntamenti che testimoniano la rilevanza del mercato asiatico per il macrosistema arredo e design italiano, sottolineando il valore del dialogo tra culture e visioni progettuali diverse.
Quello cinese è un mercato strategico: nel 2023 si è posizionata al settimo posto nella top25 delle destinazioni dell’export della filiera del legno-arredo, offrendo interessanti opportunità di business per il Made in Italy. L'Italia si è confermata infatti il principale esportatore di arredi verso la Cina, con un valore di 479,01 milioni di euro.
Dall’8 al 10 novembre, il Salone del Mobile.Milano mette in scena il suo secondo grande evento internazionale nel Paese del Dragone, in collaborazione con la West Bund Art & Design, di cui per l’occasione è partner. La manifestazione, accompagnata dall’Agenzia ICE, presenta a Shanghai un evento speciale ospitato nell’avveniristico The Orbit progettato dall’architetto Thomas Heatherwick, unendo design, arte e cultura in un’esperienza immersiva dal forte impatto scenico ed emotivo.
The Orbit’s Orbit: un’installazione performativa dedicata al design italiano firmata dall’artista Matilde Cassani” prende vita grazie a performance ricorrenti, invitando i visitatori a prendere parte in prima persona interagendo con l’allestimento.
L'opera di Matilde Cassani, che con il suo studio si muove in un’area di confine tra architettura, installazioni ed event design, presenta spirali concentriche abitate da prodotti-icona che incarnano l’eccellenza del design italiano, creando un'architettura organica in evoluzione. L'area espositiva evoca una città radiale che ospita una festa urbana, animata non solo dalla mobilità spaziale dei cittadini-spettatori, ma anche e soprattutto da una mobilità ideale e culturale. I performer, camminando in un’unica direzione, trasformano gli spazi design in interni abitati. The Orbit, con la sua forma e significato, ispira l'intervento di Cassani, rendendo lo spazio un deposito di senso arricchito dagli arredi di 36 brand espositori, ballerini e visitatori.
Nelle parole di Matilde Cassani, “la forma dell’edificio The Orbit sottende una dimensione rituale che abbiamo voluto enfatizzare, utilizzando i suoi spazi come il luogo di una performance orbitante, dove l’interazione tra i visitatori e l’ambiente diventa parte integrante dell'esperienza stessa”. E conclude: “Per me, una mostra è l’incontro con il pubblico, il progetto trova compimento con l'arrivo dei visitatori. In questa esposizione, pubblico e oggetti condividono il ruolo di protagonisti della performance, dialogando in un equilibrio perfetto”.
Diverse le aziende coinvolte: Antonio Lupi, Artemide, Barovier&Toso, B&B Italia, Caccaro, Davide Groppi, Desalto, Edra, Ethimo, Flexform, Flos, Flou, Frigerio, Gessi, Glas Italia, Living Divani, Martinelli Luce, Mattiazzi, Meridiani, Molteni&C, Nardi, Pinetti, Poliform, Porada, Porro, Riva 1920, Rugiano, Saba, Scavolini, Tacchini Italia, Technogym, Turri, Villari e Visionnaire.
“Con questa seconda tappa internazionale in Cina, il Salone del Mobile.Milano mira a presidiare e stimolare un mercato che pare in sofferenza seppur nella sua fascia alta risulti molto vivace e di grande interesse per il Made in Italy”, commenta Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano. “Come manifestazione fieristica, un altro importante obiettivo che ci poniamo è dare supporto alle aziende espositrici nel cogliere nuove opportunità nei processi di crescita, sviluppo e distribuzione in questa regione; ma, contemporaneamente, vogliamo rafforzare una nostra leadership di pensiero e visione, che, oggi, va oltre i confini del design tradizionale, abbracciando l’interazione tra cultura e progetto, architettura e arte. Questo grande e suggestivo evento performativo, nato dal bell’incontro con Matilde Cassani, vuole, infatti, diventare un laboratorio di incontro tra Italia e Cina, dove il design italiano si mette in dialogo con la cultura e la tradizione orientale. Un segno tangibile dell’impegno del Salone nel creare connessioni interdisciplinari e culturali che ampliano i linguaggi del progetto e aprono nuove strade per la creatività contemporanea”.
“Nonostante le nuove sfide nel settore del design d'interni cinese, nel 2023 l’Italia è stata il principale esportatore verso la Cina nel settore arredo. Questa”, ha dichiarato Augusto di Giacinto, direttore dell’Ufficio ICE di Shanghai, “è una chiara prova dell’apprezzamento del pubblico cinese per il design italiano e del suo riconoscimento come una vera eccellenza globale. È per questo motivo che il Salone del Mobile.Milano, con il sostegno di Agenzia ICE, sarà presente a Shanghai, in occasione della West Bund Art & Design con “The Orbit’s Orbit: un’istallazione performativa dedicata al design italiano firmata dall'artista Matilde Cassani”, un programma di talk e performance”.
L’esperienza di visita, offerta al pubblico dalle 12.00 alle 18.00, è arricchita da una serie di momenti di incontro e dibattito, con l’obiettivo di stimolare conversazioni e offrire l’opportunità di conoscere i grandi maestri del progetto e le nuove promesse del settore. Il programma di talk ed eventi si apre venerdì 8 novembre: l’installazione è il teatro del talk ufficiale di apertura della West Bund Art & Design Shanghai, in cui interverrà Maria Porro, presidente del Salone.Milano. Sabato 9 novembre è la volta della conversazione e della cerimonia di premiazione degli ADChina 100Young, che offre uno sguardo ricco e sfaccettato sul panorama cinese della progettazione giovane: ospiti Maria Porro, membro della giuria che ha individuato i 100 talenti in erba, e Marva Griffin Wilshire, curatrice e fondatrice del SaloneSatellite. Domenica 10 novembre prende forma “When Design meets Art. A conversation between Italy and China”, curato da Annalisa Rosso, editorial director & cultural events advisor del Salone del Mobile.Milano: un talk dedicato al dialogo tra arte e design come scintilla aprire nuove strade per la creatività e l’innovazione. A confrontarsi sul palco sono i designer Bin Wu e Aldo Cibic insieme all’artista Matilde Cassani; modera la giornalista Wang Xu.
Dopo Shanghai, dall’11 al 21 novembre, a conclusione delle celebrazioni per i 25 anni di SaloneSatellite, parte della preziosa Collezione Permanente della Manifestazione approderà poi a Hong Kong e darà vita a “SaloneSatellite Permanent Collection 1998-2024 Exhibition”. A ospitarla sono gli spazi dell’Arts Pavilion West Kowloon di Hong Kong, situato nel prestigioso polo espositivo del West Kowloon Cultural District, dove sorge anche il M+ Pavilion progettato da Herzog & de Meuron.
L’esposizione, organizzata su richiesta di IDFFHK International Design Furniture Fair Hong Kong e Designworks Foundation mette al centro più di cento pezzi tra gli oltre trecentosessanta custoditi presso l’Artwood Academy - Polo Formativo del Legno Arredo Fondazione ITS Rosario Messina a Lentate sul Seveso. La curatela è firmata da Marva Griffin Wilshire, founder and curator SaloneSatellite e ambassador of International Relations del Salone del Mobile.Milano, con il suo team e con l’architetto Ricardo Bello Dias, autore anche dell’allestimento e della grafica, nonché anima artistica di tutti gli allestimenti del SaloneSatellite fin dalla prima edizione, con il supporto di Hariadna Pinate, architetto dello Studio Bello Dias.
“Portare una parte della Collezione Permanente del SaloneSatellite a Hong Kong rappresenta non solo un’occasione per far conoscere il lavoro di tanti giovani designer di talento, ma anche un'opportunità per celebrare la creatività globale e l’importanza dell’innovazione nel design”, il commento di Marva Griffin Wilshire. “È un momento di scambio culturale che sottolinea il ruolo fondamentale del SaloneSatellite nel valorizzare e sostenere i nuovi protagonisti del progetto internazionale e il miglior modo per concludere un anno di festeggiamenti per i suoi 25 anni”. (aise)