La qualità dell’extravergine tra percezione e realtà: a Roma il dibattito dell’Unifol

ROMA\ aise\ - Sensorialmente appagante: è quanto emerge da una ricerca di mercato sulla percezione dell’olio extra vergine, che l’Unione Italiana delle Famiglie Olearie (Unifol) presenterà a Roma nell’ambito dell’evento “La qualità dell’extravergine tra percezione e realtà” il prossimo 18 settembre a Palazzo Montemartini, a partire dalle 9.00, alla presenza di autorità, operatori e illustri rappresentati della filiera olivicolo-olearia e della distribuzione.
Dalle prime indicazioni sui risultati dell’indagine Unifol, si conferma che l’olio extravergine di oliva è percepito come un prodotto di straordinaria positività, capace di coniugare eccellenza funzionale e ricchezza emotiva: un ingrediente che sa essere nutriente, sensorialmente appagante, culturalmente identitario e affettivamente radicato.
Ma dall’indagine emergono anche alcune perplessità dei consumatori: non riguardano il prodotto in sé, ma ciò che lo circonda. In particolare, le logiche commerciali, la scarsa trasparenza informativa e la percezione di prezzi e valore talvolta disallineati.
All’incontro, saranno presenti, tra gli altri, insieme alle aziende associate UNIFOL e agli AD di importanti insegne distributive, il Vicedirettore esecutivo del Consiglio Oleicolo Internazionale Abderraouf Laajimi, il Sottosegretario Giacomo Patrizio La Pietra, il Capo Dipartimento ICQRF Felice Assenza, il direttore dell’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo Marco Riccardo Rusconi, il Presidente del COPA, Massimiliano Giansanti, la Presidente di QvExtra! International, Soledad Serrano López, Camilla Laureti, deputata del Parlamento Europeo, Raffaele Nevi e Marco Cerreto, deputati della Commissione Agricoltura della Camera, Gisella Naturale della Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato e gli AD di Amenduni, Mori-Tem e Pieralisi.
“Le innovazioni degli ultimi anni hanno spinto l’asticella della qualità degli extravergini così in alto da dare vita a prodotti nuovi, per nulla somiglianti agli oli che venivano conservati in passato anche per due anni negli orci di terracotta, ma chi lo sa oltre gli addetti ai lavori?”, rileva l’Unifol, secondo cui a questi “prodotti nuovi per nuovi fabbisogni” servirebbe una “informazione efficace” in grado di “spiegare le loro oggettive peculiarità”, così da “trasferirne il valore differenziale”.
L’Italia, inoltre, “ha il problema di conciliare un disavanzo produttivo importante con la difesa della sua reputazione, da sempre combinazione di oli eccellenti, presidio dei mercati e leadership tecnologica, tutti asset, oggi, soggetti ad una crescente pressione competitiva”.
Di questi temi e di come il settore olivicolo potrà affrontare le sfide future si discuterà a partire dalle 9,00 e fino 17,00 del 18 settembre, nei 4 panel tematici che si susseguiranno a margine della presentazione della ricerca di mercato, in cui produttori di marca, distributori, politici, istituzioni, esperti, rappresentati di settore, industrie di impianti oleari, si confronteranno portando il proprio punto di vista sulla governance del settore per i prossimi anni. (aise)