Lungo le strade del Vino Soave: presentato a Venezia l'itinerario turistico tra storia ed enologia

VENEZIA\ aise\ - “La Strada del Vino di Soave è un autentico itinerario nella storia che ci porta dalla qualità enologica delle cantine produttrici all’avanguardia del terzo Millennio a ritroso nel tempo: non credo esistano altri luoghi al mondo che possono garantire in pochi chilometri un paesaggio bellissimo e un concentrato di storia non solo vitivinicola con l’itinerario che si sviluppa da Soave, con il suo memorabile Castello, e poi passando dal Museo Geo-Paleontologico di Roncà e prosegue verso il Museo dei Fossili di Bolca in un vero e proprio percorso nella storia del nostro pianeta”. Così il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha introdotto la presentazione di “Soave Seven 2024 - Lungo le strade del Vino Soave” a Palazzo Ferro-Fini.
"Siamo in un angolo affascinante della più vasta Lessinia e qui ha trovato casa ideale l’uva Garganega che nei vini di Soave deve essere presente almeno al 70% a cui si possono unire uve di Trebbiano di Soave o Chardonnay al 30% ma è proprio la Garganega a donare a questa produzione oggi di altissima qualità i sentori minerali provenienti dal suolo di origine vulcanica delle aree collinari che circondano il borgo medioevale di Soave - ha spiegato ancora il Presidente del Consiglio Regionale -. Questi vini sono un caso esemplare dell’evoluzione enologica che ha segnato il Veneto e caratterizzato soprattutto il veronese: un tempo ciò che contava era la quantità della produzione e solo con gli anni, con l’esperienza, con la passione di tanti vignaioli e guardando anche ai successi delle produzioni più avanzate all’estero, la realtà locale è andata via via affinandosi passando dalla produzione quantitativa a quella qualitativa, con risultati veramente importanti sia che si tratti di vini freschi e immediati, vinificati in contenitori inerti, fino a prodotti più corposi e complessi, affinati in botti di legno".
"La strada della qualità paga e qui lo vediamo benissimo e il pregio della Strada del Soave è proprio quello di metterci in contatto con un’esperienza immersiva nel territorio e nelle sue cantine di eccellenza, un’esperienza che parla a viaggiatori di qualità, a consumatori attenti al prodotto, non a turisti frettolosi, ma a visitatori alla ricerca del genuino e di esperienze autentiche - ha proseguito ancora -: il vino, da queste parti ha una storia antica che è stata capace di rinnovarsi seguendo le indicazioni più avanzate del mercato e della migliore enologia internazionale e della cultura e arte del vino. Lungo questa strada non mancano occasioni di straordinaria bellezza ed è importante notare come questa strada esalti il turismo eco-sostenibile ed eco-compatibile, rispettoso dell’ambiente e delle sue tradizioni, della cultura e storia locale. Al Presidente e alla Vicepresidente della Strada de Vino, Stefano Alberti e Teresa Bacco Vicentini, vanni i miei complimenti”, ha concluso Ciambetti. (aise)