Macfrut 2025 capitale mondiale delle biotecnologie in orticoltura

CESENA\ aise\ - Macfrut capitale mondiale delle biotecnologie applicate all’orticoltura. La fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta, in programma al Rimini Expo Centre (6-8 maggio 2025), per la prima volta ospiterà l’International Symposium on Biotechnological Tools in Horticulture (ISHS), promosso dall’International Society of Horticultural Science (ISHS, società che promuove la ricerca su tutti i settori delle scienze orticole), in collaborazione il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell'Università Politecnica delle Marche, con il coordinamento di Silvia Sabbadini, Angela Ricci, Luca Capriotti e Bruno Mezzetti.
L’evento vedrà la partecipazione dei massimi esperti mondiali del settore per un’occasione di incontro tra la ricerca biotecnologica delle piante e la filiera produttiva. Nel corso dei tre giorni saranno presentati gli aggiornamenti tecnico scientifici sulle tecnologie applicate alle colture vegetali in vitro, per la propagazione e creazione di nuove varietà resilienti e di elevata qualità.
Più nel dettaglio, le principali tematiche del Simposio verteranno sull’applicazione degli strumenti biotecnologici nell’ambito del settore ortofrutticolo: le colture in vitro, gli studi di genomica funzionale, le varie “omiche” per la genotipizzazione/fenotipizzazione delle piante, le nuove tecnologie di breeding di precisione (Genome editing e cisgenesi/intragenesi), fino agli aspetti legati all’impatto socio-economico, alla biosicurezza, e l’accettazione pubblica relativa all’utilizzo delle biotecnologie nell’ambito ortofrutticolo.
Spiegano i coordinatori del Simposio dell’Università Politecnica delle Marche: “avere la possibilità di parlare delle migliori e più aggiornate metodologie in campo biotecnologico in un evento come il Macfrut 2025 rappresenta un’importante opportunità per comunicare il lavoro di diversi gruppi di ricerca, che insieme ad Università, enti privati ed aziende si impegnano quotidianamente per studiare e comprendere i meccanismi e le tecniche atte a rendere la produzione ortofrutticola sempre più sostenibile, sicura e meno dipendente da input esterni. Le sfide globali che riguardano i sistemi produttivi, anche in risposta agli impatti del cambiamento climatico, richiedono strategie di risoluzione generalmente complesse, e la vasta gamma di approcci biotecnologici può offrire valide soluzioni, agendo su diversi livelli: dallo studio di singoli geni fino alle interazioni tra diversi organismi di un ecosistema. Il Simposio potrà dunque fungere da catalizzatore per la collaborazione interdisciplinare, per promuovere opportunità di business, accelerando così il motore della ricerca e lo scambio di idee tra esperti del settore”.
“Obiettivo comune dei diversi contributi scientifici che stanno arrivando da ogni parte del mondo – concludono i coordinatori - è quello di rendere le piante coltivate più ‘adattabili’ ad agenti di varia natura, come la mancanza d’acqua o l’attacco di patogeni che minano la qualità e la quantità delle produzioni ortofrutticole, nonché la conoscenza e lo studio della funzione e del ruolo dei geni in alcuni processi metabolici fondamentali”.
Il programma di International Symposium on Biotechnological Tools in Horticulture prenderà il via lunedì 5 maggio con un tour di visite tecniche in campo presso alcune aziende in Emilia Romagna. Da martedì 6 sino a giovedì 8 maggio ci si sposta in Fiera a Macfrut al Rimini Expo Centre con le diverse sessioni del Simposio ospitate in un’apposita area fieristica. La chiusura è prevista per venerdì 9 maggio presso la Biotech school all’Università Politecnica delle Marche ad Ancona. (aise)