Parigi 2024: i vini italiani fanno squadra a Casa Italia

PARIGI\ aise\ - I vini italiani hanno fatto squadra a Parigi, in un palcoscenico mondiale, a Casa Italia, l’hospitality house allestita presso Le Pré Catelan nella capitale francese. Chiamati a raccolta da LT Wine & Food Advisory, società che ha selezionato i vini italiani per conto del Comitato Olimpico nazionale presenti nell’Ensemble, oggi, venerdì 2 agosto, il nostro Paese ha fatto sistema nell’incontro che ha messo a confronto autorevoli esponenti delle istituzioni (Matteo Zoppas Presidente Ice, Massimiliano Giansanti Presidente Confagricoltura e Giovanni Malagò Presidente del Coni con un messaggio), sportivi (Luigi Busà, medaglia d’oro a Tokio), nomi di primo piano del panorama enologico nazionale (Renzo Rosso, Stefano Benini Frescobaldi, Igor Boccardo, Guido Damilano, Lorenzo Tersi), chef di prestigio (Davide Oldani) e due firme di punta del giornalismo agrifood (Luciano Ferraro e Giorgio Dell’Orefice).
Fil rouge il titolo dell’evento, “I vini italiani fanno squadra a Parigi”, che ha fatto da liaison agli interventi. Come ha ricordato Giovanni Malagò in un messaggio in occasione dell’evento, l’Italia è presente a Parigi con “una grande selezione di vini, celebrando una doppia storica ricorrenza. Innanzitutto, Casa Italia è l’hospitality house per eccellenza del mondo olimpico perché è la prima nata in assoluto e quest’anno a Parigi festeggia i 40 anni dalla nascita. In secondo luogo, Casa Italia si trova all’interno de Le Pré Catelan dove la sera del 23 giugno 1894 il barone Pierre de Coubertin elevò il calice per brindare alla nascita dei Giochi Olimpici dell’era moderna. Quindi doppio brindisi all’insegna della storia e della tradizione”.
Lorenzo Tersi, founder e CEO di LT Wine & Food Advisory, ha evidenziato come l’Italia del vino si presenta a Parigi “dando voce ai territori protagonisti del made in Italy enologico, in rappresentanza di tutte le Regioni della nostra Penisola, valorizzando la biodiversità e le denominazioni d’origine. Abbiamo fatto sintesi con la consapevolezza di essere gli ambasciatori del vino italiano nel contesto di una platea mondiale”.
La parola poi è passata direttamente ai produttori. Renzo Rosso, in collegamento video, ha sottolineato l’unicità della biodiversità italiana che porta a prodotti unici. “Vengo dal mondo del lusso e spero di portare tanta energia, modernità, visione e soprattutto aggregazione perché la produzione del vino italiana merita di stare ai primi posti”.
Stefano Benini Frescobaldi, Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione Frescobaldi, ha messo in relazione sport e vino. “Da sempre le Olimpiadi hanno evocato valori quali la dedizione, la disciplina e la determinazione sia che fossero diretti verso la prestazione del singolo atleta o del lavoro di squadra. Questi tre valori hanno permesso anche alla nostra azienda di affrontare con precisione e spirito positivo le sfide del mercato Globale, facendo crescere la nostra realtà come una squadra competitiva, fatta soprattutto di persone”.
Igor Boccardo, AD Leone Alato, ha evidenziato il mettersi insieme. “Mai come in questo momento è fondamentale per il nostro settore fare squadra sul mercato internazionale, promuovendo la ricchezza e la varietà dei nostri vini e delle nostre cantine. Le Olimpiadi di Parigi sono una vetrina d’eccezione per far conoscere la qualità delle produzioni nazionali e per dimostrare che l’Italia, quando si muove compatta, è capace di raggiungere risultati lusinghieri, come stanno dimostrando i nostri straordinari atleti”.
Guido Damilano, Ad Cantina Damilano, si è soffermato sul fare sistema: “Abbiamo l'onore di portare in giro per il mondo il nome del Barolo e raccontare, attraverso i nostri vini, il territorio unico delle Langhe. Siamo dei veri e propri ambasciatori del made in Italy. Per questo motivo fare sistema è essenziale per continuare a portare valore nel nostro settore, garantire la crescita e la competitività globale e soprattutto per affrontare le sfide che si presentano, in primis il cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale”.
Parola al cuoco Davide Oldani, curatore della parte food di Ensemble restaurant a Casa Italia. “A Parigi facciamo incontrare due grandi culture dell’enogastronomia, quella italiana e quella francese. Il nostro non è un lavoro di sintesi ma una liaison che diviene un’equazione perfetta nello spirito dell’Ensemble fatta di grandi prodotti abbinati a grandi vini come la selezione presente a Casa Italia”.
Infine le conclusioni di giornata, a partire da Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura. “Abbiamo l’onore di rappresentare la grande Italia del vino con le aziende di riferimento del panorama vitivinicolo nazionale. A livello globale stiamo vivendo una fase di profondo cambiamento dei consumi, ma quello che rimane saldo è il valore che il vino rappresenta. Per noi italiani, in particolare, è cultura, identità, territorio. Sicuramente uno dei migliori emblemi del made in Italy. Il nostro impegno, in Europa e nel mondo, è anche trasmettere questi valori insieme alle imprese agricole e al loro lavoro, con la consapevolezza che il consumo responsabile sia alla base dello spirito di aggregazione che il vino evoca e sublima”.
A chiudere l’importante momento di confronto Matteo Zoppas presidente di Agenzia ICE. “Oggi, in un momento di incertezza la parola d’ordine è fare squadra, come accade nello sport. La collaborazione tra i diversi attori del sistema Paese, composto da ICE, Sace, Simest e Cdp, insieme al Governo, alle associazioni e soprattutto agli imprenditori. Una unione che passa dalla diplomazia della crescita del Ministero degli Esteri alla competitività produttiva promossa dal Ministero del Made in Italy fino alle attività a favore del settore del Ministero dell’Agricoltura. Per il commercio estero fare squadra significa fornire alle imprese gli strumenti necessari in ogni fase dell’internazionalizzazione, in Italia e all’estero. Per il comparto del vino le piattaforme fieristiche si confermano uno strumento in continua evoluzione e di fondamentale importanza. Agenzia ICE organizza collettive all’estero destinate soprattutto alle piccole e medie imprese ed eventi di prestigio come il nuovo Vinitaly Chicago, che si svolgerà ad ottobre, di cui potrà beneficiare tutto il comparto, dalle realtà più piccole a quelle più autorevoli e affermate. La cura del rapporto con gli operatori è la base per la promozione e lo sviluppo non solo nella filiera del vino ma in tutti i settori del Made in Italy”. (aise)