Slow Wine Fair: a Bologna la terza edizione

BOLOGNA\ aise\ - Tre giorni dedicati al vino “buono, pulito e giusto”: la terza edizione di Slow Wine Fair torna a Bologna dal 25 al 27 febbraio 2024. Organizzata da BolognaFiere e SANA, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, con la direzione artistica di Slow Food, Slow Wine Fair è nata dal connubio fra la trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con SANA e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità, della sostenibilità ambientale e dell’equità sociale.
Saranno presenti circa 1.000 espositori, oltre 300 in più rispetto all’edizione 2023, e più di 500 dei quali rappresentati da cantine certificate biologiche, biodinamiche o in conversione, provenienti da tutte le regioni italiane e da 27 Paesi dei cinque continenti, e oltre 5.000 etichette in degustazione attendono appassionati, buyer e professionisti.
Occasioni di conoscenza e approfondimento saranno offerte dal ricco banco d'assaggio, dalle 16 Masterclass e dalle conferenze e presentazioni in programma nello Spazio Reale Mutua, nella Demeter Arena e in Casa Slow Food, senza contare le iniziative di animazione promosse dalle istituzioni territoriali, tra le quali Regione Lazio - Arsial e Agenzia Laore Sardegna, per un totale di oltre 70 eventi.
“Con Slow Wine Fair, BolognaFiere prosegue nel suo percorso di realizzazione di progetti espositivi dedicati alla business community del food service e dell’Horeca”, afferma Domenico Lunghi, Direttore delle Manifestazioni Dirette di BolognaFiere. “Il tema della sostenibilità è per noi prioritario, come testimonia l’esperienza maturata in ben trentacinque edizioni di SANA, l’unico appuntamento fieristico di riferimento per il biologico in Italia. Per questo abbiamo lanciato un’alleanza strategica con Slow Food, coinvolgendo anche il nostro partner di lunga data FederBio. I numeri di Slow Wine Fair 2024 dimostrano che, in sole tre edizioni, questo progetto si è già affermato come una delle principali piattaforme in Europa per i vini sostenibili e biologici. Si conferma molto valida anche la scelta, presa nel 2023, di ampliare le referenze merceologiche per l’Horeca, estendendo agli spirits e agli amari la possibilità di partecipare alla manifestazione. E sempre più innovativa è l’area dedicata a una selezione di produttori di soluzioni tecnologiche avanzate, impianti, attrezzature e servizi connessi alla filiera del vino, i veri partner della sostenibilità”.
La Slow Wine Fair, aggiunge Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine e coordinatore della Slow Wine Coalition, “è una fiera ambiziosa, con un importante obiettivo: cambiare l’approccio all’agricoltura attraverso la produzione del vino. Le quasi mille aziende che esporranno i propri vini alla Slow Wine Fair hanno fatto da tempo una scelta precisa, che va nel senso della drastica riduzione della chimica di sintesi. Inoltre, utilizzano le risorse ambientali in maniera cosciente e sostenibile, sono lo specchio del loro terroir di provenienza, di cui preservano la biodiversità, e sono motori di crescita sociale delle rispettive comunità di appartenenza. Oltre il 50% delle aziende presenti sono certificate biologiche o biodinamiche e indicano con chiarezza come fare agricoltura in modo profittevole e sostenibile, avendo cura della fertilità del suolo, tema portante di questa terza edizione. Un suolo sano costituisce, infatti, la base essenziale dell'economia, della società e dell'ambiente, in quanto produce alimenti, accresce la nostra resilienza ai cambiamenti climatici e favorisce il nostro benessere. I professionisti e gli appassionati che si riuniranno nei padiglioni di BolognaFiere sono i veri ambasciatori di questo profondo cambiamento, che dobbiamo per forza di cose imprimere al nostro sistema agricolo”.
Durante la fiera sarà assegnato il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow che, giunto alla seconda edizione, nato dalla collaborazione tra Slow Food e la Milano Wine Week, è assegnato da appassionati e professionisti a enoteche, ristoranti, osterie, bistrot, pizzerie che valorizzano i vini di una delle categorie territoriali o tematiche in concorso.
Sono oltre 500 le realtà candidate dagli appassionati per le 12 categorie protagoniste dell’edizione 2024: otto riguardano le migliori selezioni territoriali, dall’Amarone alla Champagne, passando per Etna, Carso, Romagna, Rodano, Jura e Portogallo; quattro sono, invece, tematiche: i vini provenienti da vitigni autoctoni, quelli certificati biologici o biodinamici, quelli che spiccano per il rapporto qualità-prezzo e la migliore selezione di vini italiani buoni, puliti e giusti all’estero.
Presente in fiera anche l'Amaroteca: nell’area dedicata, 23 produttori d’eccellenza esporranno i propri amari.
A selezionare i buyer esteri l’Agenzia Ice insieme a Faye Cardwell (Baviera, Germania), alla Camera di Commercio italiana in Danimarca e a Strive International Consulting Ltd.
La Slow Wine Fair 2024 ha il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Comune di Bologna ed è realizzata con il supporto dell’Agenzia Ice, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e di molti altri partner. (aise)