Un viaggio nella cultura gastronomica italiana: Alma accoglie il Culinary Institute of America

PARMA\ aise\ - L’alta formazione americana nell’Ospitalità fa il suo ingresso alla Reggia di Colorno e siede ai banchi di ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, per una giornata di immersione nella cultura enogastronomica italiana e nelle tradizioni.
17 allievi del Culinary Institute of America (CIA), la più importante e prestigiosa scuola di cucina degli Stati Uniti, sono giunti in Italia nei giorni scorsi con l’obiettivo di vivere e vedere dal vivo ciò che da mesi stanno studiando sui libri oltreoceano, a New York, incontrando i Maestri della Cucina Italiana e degustando prodotti e ricette iconiche della nostra identità culinaria. In questo loro viaggio hanno fatto tappa a Colorno, anche alla luce della collaborazione che lega da tempo le due Scuole e che si sta concretizzando, come in questo caso, in importanti scambi formativi.
La giornata formativa ha visto gli allievi americani impegnati tra visite ai produttori, lezioni di storia gastronomica, tasting e dimostrazioni di cucina. Fil rouge di questi moduli, uno dei prodotti iconici del nostro territorio: il Parmigiano Reggiano, raccontato dalla sua produzione in caseificio fino alla valorizzazione delle sue note di gusto, in diverse ricette e pairing.
La giornata didattica si è aperta con l’intervento di Fabio Amadei, docente responsabile dell’Area Cultura e Sostenibilità di ALMA, con un excursus storico e geografico sull’enogastronomia italiana e su alcune sue tipicità, tra le quali il Parmigiano Reggiano. A seguire Ciro Fontanesi, sommelier e direttore dell’ALMA Wine Academy, ha guidato i ragazzi in una degustazione di 3 stagionature differenti, 12, 36 e 60 mesi, abbinandole a un altro prodotto di eccellenza locale, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, proposto in due invecchiamenti, 12 e 24 anni. Insieme a lui Simone Ficarelli, referente del settore della formazione per l’Ufficio Marketing e Comunicazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano, che ha spiegato le peculiarità di questo formaggio e le caratteristiche e applicazioni delle varie stagionature. Ficarelli ha inoltre coinvolto gli allievi in una riflessione sul valore del prodotto Made in Italy, sull’importanza della sua tutela e del pericolo dell’italian Sounding, sottolineando come essere Chef significhi anche avere conoscenza consapevolezza dell’autenticità di prodotti e materie prime.
In chiusura, la Chef docente di ALMA Laura Torresin ha tradotto in un risotto eseguito con 3 mantecature differenti il diverso carattere delle 3 stagionature di Parmigiano, dimostrando agli allievi del Culinary Institute of America come anche un piatto all’apparenza semplice come il risotto alla parmigiana possa nascondere declinazioni di sapore inattese in base alla scelta operata per i suoi ingredienti.
“Questo momento rappresenta un passaggio storico, — afferma il Direttore Generale della Scuola Andrea Sinigaglia — il Culinary Institute of America è stata nostra fonte ispirazione primaria durante la progettazione di ALMA. Ospitare gli studenti del CIA, dopo una proficua attività di relazione e una masterclass presso la loro prestigiosa sede di Hyde Park di New York, è motivo di grande orgoglio. Questo appuntamento segna non solo una collaborazione attuale, ma prepara il terreno per una partnership sempre più solida nel tempo, in un paese che ama la cucina italiana ma che ha ancora bisogno di formazione per esprimere appieno il suo potenziale”. (aise)