Valorizzare cibo, cultura e attrattività dell’Emilia-Romagna: protocollo tra Regione e Casa Artusi

BOLOGNA\ aise\ - “Scegliete sempre per materia prima roba della più fine, ché questa vi farà figurare”. È nel segno e con le parole di Pellegrino Artusi, moderno padre della Cucina italiana, che si rafforza la collaborazione tra Regione Emilia Romagna e Fondazione Casa Artusi.
Un percorso condiviso che prende avvio con la firma di un nuovo Protocollo d’intesa, nato con l’obiettivo di sostenere ulteriormente la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari, culturali e turistiche regionali.
Contenuti e obiettivi del Protocollo sono stati presentati oggi, 15 dicembre, a pochi giorni dal riconoscimento della Cucina italiana nel Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità Unesco, dagli assessori regionali all’Agricoltura, Alessio Mammi, alla Cultura, Gessica Allegni, al Turismo, Roberta Frisoni, insieme al presidente di Casa Artusi, Andrea Segrè. Presenti anche la sindaca di Forlimpopoli, Milena Garavini, il consigliere della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Luca Morigi, e il presidente della Camera di Commercio della Romagna, Carlo Battistini.
L’obiettivo della collaborazione è quello di valorizzare il patrimonio agroalimentare, culturale e turistico dell’Emilia-Romagna, rafforzandone la promozione in Italia e all’estero. Con il protocollo si intende, quindi, sostenere le produzioni di qualità, le filiere agricole regionali e il turismo enogastronomico, anche attraverso iniziative di promozione e comunicazione condivise.
Al centro del percorso, il racconto delle eccellenze Dop e Igp, della Food Valley emiliano-romagnola e del legame profondo tra cibo, territorio, cultura e attrattività turistica, anche in occasione di manifestazioni ed eventi di rilievo nazionale e internazionale e attraverso azioni di comunicazione dedicate.
Nell’ambito di questa collaborazione, un ruolo centrale sarà svolto dall’Osservatorio Internazionale sulla Cucina e il Buongusto Italiano, istituito dalla Fondazione Casa Artusi come luogo di analisi, ricerca e divulgazione dedicato alla cultura gastronomica italiana, al valore del buon gusto e al ruolo sociale, economico e identitario che la cucina svolge nei territori e nel mondo. L’iniziativa - che si inserisce nel percorso della candidatura Unesco - punta a rafforzare, anche attraverso dati, studi e riflessioni condivise, il racconto della cucina italiana come patrimonio culturale vivo, diffuso e in continua evoluzione, capace di esprimere il legame profondo tra cibo, comunità e identità locali.
Verranno quindi promosse attività di studio e approfondimento sulle pratiche culinarie, sulle dinamiche di innovazione e reinterpretazione delle tradizioni, sul rapporto tra alimentazione, sostenibilità e qualità della vita, nonché sulla percezione della cucina italiana in Italia e all’estero. (aise)