Vinitaly: prima volta insieme di due Commissari Ue

foto Ennevi

VERONA\ aise\ - “Tenteremo in ogni modo la de-escalation delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti. I dazi stanno danneggiando agricoltori, business e consumatori in entrambe le sponde dell’Atlantico, e non è nell’interesse di nessuno. Dobbiamo evitare la spinta inflattiva generata dai dazi, spero prevalga il buon senso”. Lo ha detto ieri, 7 aprile, il commissario europeo all’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, Christophe Hansen, per la prima volta in visita a Vinitaly, invitato dal ministro all’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
“L’attuale contesto politico europeo – ha aggiunto il Commissario – favorirà il dialogo e i negoziati con altri Paesi terzi, inclusa l’India. Questa pressione internazionale deve essere usata per aprire nuovi mercati”. In questo senso il Commissario ha elencato le principali azioni di “diplomazia agroalimentare”: “a giugno porterò una delegazione di produttori europei in Giappone, un mercato molto florido con cui abbiamo un accordo commerciale. Dobbiamo chiaramente lavorare anche su altre parti del mondo, a partire dal Mercosur che è una destinazione molto interessante anche per i prodotti alimentari di alta qualità. Tra gli altri Paesi target l’India, un mercato dal potenziale molto alto ancora da sfruttare per il nostro settore”.
In merito al Pacchetto Vino presentato giorni fa, Hansen si è detto “ottimista, l’iter di approvazione dovrebbe andare veloce, spero entro l’autunno. Il Pacchetto contiene già delle misure per la semplificazione della promozione”.
In visita a Vinitaly insieme ad Hansen, anche il Commissario europeo per la Salute e il Benessere degli Animali, Olivér Várhelyi. È la prima volta che due Commissari europei partecipano congiuntamente a Vinitaly, a conferma della centralità del salone internazionale dei vini e dei distillati come piattaforma istituzionale di dialogo e confronto tra Unione Europea, ministeri, associazioni e imprese.
Il commissario ha partecipato al convegno "Prospettive settore vino, la sua importanza in una dieta salutare ed equilibrata e come elemento portante del patrimonio culturale-alimentare europeo", organizzato dal ministero dell’Agricoltura.
"Il vino incarna una tradizione europea che ha migliaia di anni – ha spiegato Várhelyi –. E anche qui, nella splendida città di Verona, risale all'antichità. Anche se la produzione vinicola italiana è più moderna, ha già 60 anni di storia ed è cresciuta fino a diventare oggi un fenomeno globale. Sono qui per conoscere meglio questo mondo, e il contributo di questa regione come culla della dieta mediterranea".
Il commissario Várhelyi è intervenuto anche sul dibattito relativo alla corretta informazione legata al consumo di alcol: "le persone – ha dichiarato – devono avere a disposizione tutte le informazioni per compiere scelte personali che sostengano la loro salute. La politica pubblica è importante, ma anche la capacità di influenzare le scelte individuali. L’Italia è un buon esempio: la dieta mediterranea è una scelta quotidiana per milioni di italiani nel mondo. Sappiamo che il consumo di alcol, se si mantiene un equilibrio, non ostacola la longevità".
Nel corso dell’incontro con il presidente di Veronafiere Federico Bricolo e il direttore generale Adolfo Rebughini, i Commissari europei hanno manifestato il loro interesse sulle dinamiche di mercato, sulle attività internazionali e sul ruolo di Vinitaly come strumento di sistema per la promozione del vino italiano nel mondo. Al centro del confronto anche le strategie di investimento per affrontare le trasformazioni del comparto vitivinicolo, con particolare attenzione a sostenibilità, semplificazione normativa e apertura di nuovi mercati. (aise)