Vinòforum 2024: un’edizione da record al Circo Massimo di Roma

ROMA\ aise\ - Sette serate che hanno coinvolto 80.000 wine&food lovers di cui oltre 19.000 operatori del settore, per un calendario di contenuti più che mai numerosi ed eterogenei che hanno celebrato il meglio dell’enologia e gastronomia italiana nel suggestivo scenario del Circo Massimo, a Roma. Un’edizione, la 21esima, dai grandi numeri e dal grande valore quella chiusa nei giorni scorsi che ha confermato Vinòforum come il centro nevralgico della divulgazione e valorizzazione delle eccellenze e dei talenti culinari di tutta la Penisola.
“Vinòforum 2024 è stata un’edizione a dir poco sorprendente - afferma Emilano De Venuti, ideatore e organizzatore di Vinòforum - partendo dal livello dei produttori presenti che con le loro storie e prodotti d’eccellenza sono stati il pilastro della nostra manifestazione. A riempirci d’orgoglio anche i grandi chef, maestri pizzaioli, ristoratori della Capitale e tutti i professionisti del food&beverage che anche quest’anno ci hanno scelto arricchendo ogni serata con il loro talento, la loro maestria e soprattutto con tanta passione per questo settore. Ringrazio tutto il team di Vinòforum, i nostri partner e amici della manifestazione che hanno reso possibile questo grande traguardo, condiviso da tutti, e da portare avanti anche nelle edizioni successive: rendere Roma un hub sempre più centrale per il mondo dell’enogastronomia”.
Di altissimo livello il parterre delle oltre 800 cantine che hanno animato le giornate capitoline regalando un viaggio enologico esclusivo e affascinante, affiancando la degustazione al racconto della propria storia e del proprio terroir. Non da meno la presenza di numerosi consorzi vitivinicoli, dalla Doc Friuli al Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, passando per l‘Istituto Marchigiano di Tutela Vini, del Consorzio Roma Doc e Frascati Doc, toccando i vini della Regione Calabria, fino al Piemonte con il Consorzio del Barbera D’Asti e Vini del Monferrato e Strade dei Grandi Vini di Langa e del Barolo.
Sold out già dalle prime giornate per le The Night Dinner firmate in collaborazione con La Molisana e Hendrick’s Gin che anche quest’anno hanno regalato un viaggio in compagnia dei grandi nomi dell’alta cucina; tutto esaurito anche per lo spazio Pizza D’Autore con le Pizza Dinner Gala organizzate con Molino Casillo dove la pizza di qualità, negli impasti e negli abbinamenti, ha conquistato il pubblico capitolino. Grande entusiasmo per i Temporary Restaurant, in questa edizione interamente dedicati alla valorizzazione della cultura enogastronomica romana insieme ai ristoratori più importanti della Capitale, in perfetta sintonia con la storicità del Circo Massimo. Entusiasmo per le Wine Top Tasting, gli incontri con le cantine più prestigiose dell’enologia nazionale e internazionale quest’anno raccontate dai sommelier dell’AIS Lazio che hanno contribuito a un’esperienza di degustazione ancora più immersiva e coinvolgente. Senza dimenticare il grande successo riscontrato per la Casa Barolo, lo spazio per la prima volta organizzato dalla Strada del Barolo e dei grandi vini di Langa che ha aperto le porte ai wine lover all’enologia di questo prezioso territorio e delle grandi cantine che ne fanno parte. Indimenticabili le degustazioni e le masterclass organizzate dal Club Amici del Toscano e la Fondazione EvooSchool, ma anche le Chef Table firmate da Arsial e Regione Lazio.
Vinòforum 2024 è stato palcoscenico anche di grandi premiazioni. Prima fra tutte la finale de La Città della Pizza Tour Nazionale 2024, che ha visto Francesco Pellegrino, pizzaiolo creativo e innovativo della Pizzeria Levante di Altamura, con la sua pizza “Sinergia” conquistare il primo gradino del podio. Un altro momento clou è stata la proclamazione del Miglior Sommelier di Ais Lazio; a conquistare il prestigioso titolo Umberto Trombelli il delegato di AIS Latina e Consigliere Regionale AIS Lazio. Grande successo è stato riscosso dai primi Wine Digital Communication Awards con cui Vinòforum ha premiato la comunicazione nel mondo del vino.
“In sede di consuntivi, voglio rimarcare una cosa che ci ha fatto estremamente piacere – conclude De Venuti – e cioè che molti degli espositori hanno sottolineato l’alto livello del pubblico che ha partecipato alla nostra manifestazione. Molte domande, voglia di approfondire, qualcosa di molto diverso dalla classica sbicchierata. Per noi un’importante conferma del lavoro svolto in queste due decadi nel corso delle quali, come qualcuno ci ha fatto notare, abbiamo contribuito a formare almeno un paio di generazioni di winelover romani”. (aise)