161 anni fa la Prima convenzione di Ginevra/ Croce Rossa Italia: i diritti umani non hanno eccezioni

ROMA\ aise\ - Dopo la preoccupazione per la “normalizzazione della violazione dei diritti umani” nei contesti di guerra, è tornato a parlare Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, in occasione del 161esimo anniversario della prima firma della Convenzione di Ginevra, siglata nel 1864 da 12 paesi europei: “nei giorni in cui l’invasione a Gaza City porta davanti agli occhi del mondo nuove immagini di violenza, in cui la popolazione in Ucraina è un bersaglio, in cui i civili soffrono a causa della guerra in Sudan, il 22 agosto ha per noi tutti un sapore amaro. Le crisi umanitarie stanno aumentando, come gli attacchi alla popolazione civile e agli operatori umanitari. Sono oltre 50 i nostri colleghi uccisi dagli attacchi nella Striscia di Gaza, in quella terra in cui hanno perso la vita quasi 20mila bambini e altri 300mila sono a rischio malnutrizione ma che è uno solo degli oltre cento conflitti in tutto il mondo”.
“Un documento ispirato dalle idee e dall’azione di Henry Dunant e pilastro del Diritto Internazionale Umanitario – ha aggiunto Valastro -. Venivano stabilite regole universali per la protezione delle vittime nei conflitti, veniva previsto l’obbligo di estendere senza alcuna discriminazione le cure a tutti i militari feriti e malati, il rispetto del personale medico, del materiale e delle attrezzature sanitarie, riconoscendo nell’Emblema della Croce Rossa un simbolo di neutralità. A 161 anni dalla sottoscrizione della Convenzione, viviamo un momento in cui nelle zone di guerra l’assistenza ai civili e alle vittime dei conflitti non è garantita, in cui la popolazione non ha accesso agli aiuti, in cui si spara sulla Croce Rossa. Davanti a tutto ciò, questo anniversario ci fa comprendere ancora di più l’importanza di difendere i valori e i Princìpi che il 22 agosto del 1864 cambiarono per sempre la storia del mondo. Non accetteremo mai la violenza come mezzo o compromesso e ancora oggi, di fronte alle atroci sofferenze a cui assistiamo, siamo lì dove c’è bisogno di aiuto, dove chi viene ferito, chi necessita di cure e supporto trova nel nostro Emblema una certezza: noi siamo l’Umanità e ribadiamo che i Diritti umani, la vita e la dignità delle persone non hanno eccezioni”. (aise)