Allarme Unicef per i bambini di Haiti: 1 milione in situazione di insicurezza alimentare

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GINEVRA\ aise\ - Secondo le stime dell’UNICEF, oltre 1 milione di bambini stanno affrontando livelli critici di insicurezza alimentare ad Haiti. La persistente violenza armata, i ripetuti sfollamenti e la mancanza di un sufficiente accesso umanitario continuano a minacciare le famiglie vulnerabili, mentre incombe il rischio di carestia.
Secondo queste stime, inoltre, 2,85 milioni di bambini - ovvero un quarto dell'intera popolazione infantile di Haiti - si trovano ad affrontare livelli notevolmente elevati di insicurezza alimentare in tutto il Paese, secondo quanto rilevato dall'ultimo aggiornamento della Classificazione Integrata delle Fasi della Sicurezza Alimentare (IPC) pubblicato questa settimana. Le famiglie continuano ad affrontare una significativa mancanza di cibo e alti livelli di malnutrizione acuta.
“Stiamo assistendo a uno scenario in cui i genitori non possono più fornire cure e nutrizione ai loro bambini a causa delle violenze in corso, di estrema povertà e della persistente crisi economica,” ha spiegato Geeta Narayan, Rappresentante dell’UNICEF ad Haiti. “Per salvare la vita dei bambini sono necessarie azioni salvavita, come visite per i bambini a rischio di deperimento e arresto della crescita e la garanzia che i bambini malnutriti abbiano accesso a trattamenti terapeutici.”
Con l'insicurezza alimentare in aumento, il Paese si trova ad affrontare anche una crescente emergenza sanitaria e condizioni di carestia che colpiscono circa 8.400 persone. I servizi sanitari in tutto il Paese sono sotto pressione, con meno del 50% delle strutture sanitarie di Port-au-Prince pienamente operative e due su tre dei principali ospedali pubblici fuori servizio.
Le conseguenze sui bambini sono gravi, spiega l’Agenzia Onu per l’Infanzia: l’assistenza sanitaria e salvavita diventa sempre più inaccessibile, esponendo i bambini a rischio maggiori di varie forme di malnutrizione e malattie prevenibili. Nella maggior parte del paese, le violenze armate hanno ristretto l’accesso dei bambini al cibo. Con l'aggravarsi dell'insicurezza alimentare e dei disordini, la crisi si è tradotta in una crisi nutrizionale per le famiglie.
Tuttavia, proprio mentre i bisogni si intensificano, la risposta è sempre più limitata dalla carenza di fondi.
Il programma dell'UNICEF per la nutrizione, nell'ambito dell'appello per l’Azione umanitaria per l'infanzia, si trova attualmente di fronte a un critico deficit di finanziamento del 70%, che limita la nostra capacità di raggiungere i più vulnerabili.
Nel 2025, l'UNICEF e i suoi partner hanno curato oltre 4.600 bambini colpiti da malnutrizione acuta grave (SAM), che rappresentano solo il 3,6% dei 129.000 bambini che, secondo le previsioni, avranno bisogno di cure salvavita quest'anno. (aise)