Allarme UNICEF sul tifone Yagi: colpiti 6 milioni di bambini in Asia del Sud

© UNICEF/UNI643496/Nong Viet Linh

NEW YORK\ aise\ – Le inondazioni e le frane provocate dal tifone Yagi hanno devastato il Vietnam, il Myanmar, il Laos e la Thailandia, colpendo quasi 6 milioni di bambini e compromettendo il loro accesso all'acqua pulita, all'istruzione, all'assistenza sanitaria, al cibo e a un riparo, spingendo ulteriormente in crisi comunità già emarginate.
“I bambini e le famiglie più vulnerabili stanno affrontando le conseguenze più devastanti della distruzione causata dal tifone Yagi”, ha dichiarato June Kunugi, direttrice regionale UNICEF per l’Asia Orientale e il Pacifico. “La principale priorità deve essere ripristinare i servizi essenziali da cui i bambini e le famiglie dipendono, compresi acqua pulita, istruzione e assistenza sanitaria. L’impennata di eventi metereologici estremi in Asia Sud orientale, aggravata dal cambiamento climatico, ci ricorda tristemente che quando un disastro colpisce, i bambini vulnerabili spesso pagano il prezzo più alto”.
Il tifone Yagi, la tempesta più potente che ha colpito l'Asia quest'anno, ha portato piogge torrenziali che si sono aggiunte a quelle stagionali, facendo straripare i fiumi e innescando frane mortali. La sua scia ha danneggiato oltre 850 scuole e più di 550 centri sanitari, la maggior parte in Vietnam, con valutazioni ancora in corso nella regione.
In Vietnam, il paese più duramente colpito dal tifone Yagi, circa 3 milioni di persone, fra cui molti bambini, non hanno accesso ad acqua sicura da bere e servizi igienici, innalzando il rischio di malattie. Circa 2 milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione, al supporto psicosociale e ai programmi di alimentazione a scuola.
In Myanmar, il doppio impatto del conflitto in corso e del catastrofico tifone Yagi ha intensificato la crisi per le comunità già sfollate a causa del conflitto, aggravando una situazione umanitaria già disastrosa. Sono stati segnalati oltre 170 morti e più di 320.000 sfollati, mentre le reti stradali, le telecomunicazioni e le infrastrutture elettriche hanno subito gravi danni in tutto il Myanmar centrale.
Nel nord della Thailandia, le forti piogge e le inondazioni hanno gravemente colpito circa 64.000 bambini, alcune scuole sono state completamente distrutte e gli insegnanti sono ricorsi all'apprendimento online e alla consegna del materiale didattico agli studenti nelle loro case.
Nel Laos, le inondazioni hanno colpito otto province, e circa 60.000 bambini, danneggiando infrastrutture vitali e minacciando i mezzi di sussistenza delle comunità che già lottano per far fronte agli impatti negativi del clima.
L’UNICEF sta lavorando con i partner umanitari per consegnare aiuti urgenti ai bambini e alle famiglie nelle aree colpite dalle inondazioni in Asia Sudorientale. Questi includono la distribuzione di acqua sicura da bere, materiali igienici, supplementi nutrizionali e kit medici, supporto per la salute mentale e materiali per l’apprendimento e ricreativi per aiutare i bambini a riacquistare un senso di normalità e continuare a studiare e giocare in un ambiente sicuro. L’UNICEF è anche impegnato a lavorare con i partner per assicurare sforzi di ripresa focalizzati sui bambini quando le acque si saranno ritirate.
I bambini dell'Asia orientale e del Pacifico sono esposti a rischi climatici e ambientali multipli e sovrapposti, affrontando queste minacce sei volte più spesso rispetto ai loro nonni. L'intensificarsi della frequenza e l'aggravarsi degli effetti dei rischi legati al clima erodono le strategie di ripresa dei bambini, aggravano le disuguaglianze e danneggiano il loro potenziale di prosperità. (aise)