Basta bambini in carcere: l’appello di Unicef Italia alle forze politiche

ROMA\ aise\ - “Nell’Aula della Camera dei Deputati abbiamo assistito ad un dibattito sul tema delle madri detenute con i bambini in carcere. Il Parlamento non è riuscito ad esprimere una posizione comune a favore dei diritti di bambine e bambini vittime innocenti”. Così Andrea Iacomini, Portavoce dell’UNICEF Italia, a commento dei lavori d’Aula dello scorso 7 agosto.
“Con l’approvazione del Decreto "Carceri" – continua Iacomini – la maggioranza ha modificato le norme del codice penale che prevedevano l'obbligo di rinvio della pena per le donne in gravidanza o con figli di età inferiore ad 1 anno, rendendo facoltativa la tutela finora vigente, che ora viene affidata alla discrezionalità del giudice. Nei giorni scorsi – ricorda il portavoce – l’UNICEF Italia aveva sottolineato la necessità di trovare un accordo bipartisan per individuare una soluzione adeguata a rendere concreta la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, senza alcuna discriminazione di sorta, sostenendo la necessità di finanziare le Case famiglia protette ed evitare che i bambini siano costretti a vivere in carcere con le madri. Ma il nostro appello è rimasto inascoltato”.
“Il diritto vivente dovrebbe essere capace di cogliere e accogliere le istanze della cultura giuridica e i diritti umani fondamentali. I diritti dei bambini e delle bambine – conclude Iacomini – dovrebbero essere al di sopra di ogni generalizzazione o strumentalizzazione e ognuno dovrebbe riconoscerne e sostenerne l’inviolabilità”. (aise)