Parigi: a Sophia Loren ed Edoardo Ponti il Premio “Books for Peace 2024”
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PARIGI\ aise\ - È stato conferito a Sophia Loren, una delle più grandi icone del cinema italiano, che ha rappresentato nel mondo la bellezza, la forza e l’eleganza del nostro Paese, il Premio “Books for Peace 2024”.
Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato a Edoardo Ponti, regista e produttore del film La voce umana, e a Sophia Loren per la memorabile e straordinaria interpretazione a MasiFILM, in una cerimonia speciale che ha avuto luogo a Parigi presso l’appartamento residenza privata di Napoleone Bonaparte allo Shangri-La Hotel.
Il premio, nato per essere luce per chi non è visto e voce per chi non è ascoltato, è un simbolo di speranza e di solidarietà, capace di illuminare chi non brilla sotto i riflettori. Ogni anno, il Books for Peace sceglie di premiare quelle figure che, con il loro talento e il loro impegno, contribuiscono alla costruzione di un mondo più giusto e pacifico. Quest’anno, con la premiazione di Sophia Loren ed Edoardo Ponti, il premio ha voluto sottolineare l’importanza di portare l’arte e la cultura là dove ce n’è più bisogno.
“Siamo immensamente grati a Sophia Loren, a Edoardo Ponti e MasiFilm per aver accettato questo riconoscimento e per il continuo impegno nel rappresentare il meglio della cultura italiana nel mondo”, ha dichiarato Antonio Imeneo, ideatore e fondatore del premio. “La grandezza e la disarmante umiltà della Signora Loren e del figlio Edoardo si manifestano anche nella loro disponibilità a mettersi al servizio dei “piccoli del mondo”, portando un messaggio di pace, speranza, bellezza e immensa umanità”.
Il Premio Books for Peace è pensato per celebrare i diritti umani attraverso l'arte e la cultura come strumenti di cambiamento e di pace. Con il supporto di figure straordinarie come Loren e Ponti, Katia Ricciarelli, il Premio Nobel per la Pace Denis Mukwege, di luoghi magici come il Parco Archeologico di Pompei e la Reggia di Caserta, il premio si conferma un'importante iniziativa a favore della fratellanza globale, dimostrando che la vera grandezza si trova nelle piccole cose.
Antonio Imeneo ha rivolto “un ringraziamento speciale” a Sophia Loren, “che ha saputo e continua ad incantare generazioni di spettatori, e a Edoardo Ponti, il cui film La voce umana continua a emozionare e a raccontare la profondità della condizione umana, spingendo tutti noi a riflettere sulla bellezza e sull’importanza della comunicazione”.
Questo premio ricorda che l'arte e la cultura sono essenziali per la costruzione di ponti tra le persone, in un mondo sempre più diviso, e che ogni gesto di solidarietà ha un impatto che va oltre le parole. (aise)