Unicef: 198 milioni di bambini tra Medio Oriente e Nord Africa ha bisogno di assistenza umanitaria

GINEVRA\ aise\ - “I dati sulle condizioni dell’infanzia in Medio Oriente e Nord Africa sono sconfortanti e sottolineano la necessità di un impegno costante per sostenere i diritti dei bambini e migliorare le prospettive di un futuro migliore per tutti i bambini della regione. Ci sono 198 milioni di bambini nella Regione. L’UNICEF stima che circa 1 quarto di loro abbia bisogno di assistenza umanitaria; 9 bambini su 10 nella regione vivono in aree soggette a stress idrico estremamente alto, aggravato dal cambiamento climatico; Ogni anno 700.000 ragazze sono costrette al matrimonio precoce; Circa 17 milioni di bambini non vanno a scuola e il 63% dei bambini di 10 anni nella regione non è in grado di leggere e comprendere un semplice testo, evidenziando una grave crisi di apprendimento; 1 bambino su 3 soffre di almeno una forma di malnutrizione; Milioni di bambini sono rifugiati o sfollati interni”. Queste le allarmanti notizie riportate da Adele Khodr, Direttrice Regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa.
“Quest’anno, inoltre, ci sono state violenze devastanti in Medio Oriente – in Sudan, Libano e Palestina – oltre ai conflitti protratti che proseguono in Siria e in Yemen. I bambini sono le vittime principali in questi conflitti, vengono uccisi, mutilati, esposti a sofferenze inimmaginabili, sfollamento e traumi – ha aggiunto la rappresentante dell’Agenzia Onu per l’Infanzia -. Molte scuole, ospedali e infrastrutture essenziali da cui dipendono sono stati distrutti, lasciando i bambini senza spazi e sistemi di supporto di cui hanno bisogno per crescere e prosperare. Altri sono costretti a lavorare, reclutati in gruppi armati o sposati troppo piccoli, il tutto per sopravvivere a circostanze che sfuggono al loro controllo”.
“Ogni bambino derubato di sicurezza e supporto è un’opportunità perduta per la regione di andare verso un futuro di pace e sostenibile. Ogni classe distrutta, ogni vaccinazione non somministrata e ogni momento di violenza o abuso ci allontana dalla visione di un mondo in cui i bambini crescono in un ambiente sicuro e hanno un'equa possibilità di raggiungere il proprio potenziale – ha concluso infine Khodr -. Di fronte a questa miriade di sfide, l’UNICEF e i suoi partner stanno raddoppiando gli sforzi per raggiungere i bambini più vulnerabili con aiuti salva vita”. (aise)