Unicef: almeno 30 bambini uccisi o feriti in Sudan dai bombardamenti su aree civili nella città di Sennar

GINEVRA\ aise\ - Secondo le notizie apprese oggi, all'inizio di questa settimana, almeno 30 bambini sono stati uccisi o feriti dai bombardamenti multipli che hanno colpito la città di Sennar, in Sudan. A dare questa triste notizia è stata l’UNICEF, in particolare il suo Rappresentante nel paese africano, Sheldon Yett, che ha spiegato come “questi terribili attacchi continuano a causare gravi danni e sofferenze ai bambini, oltre a danni diffusi e distruzione di infrastrutture essenziali da cui i bambini dipendono”.
“L'anno scorso – ha aggiunto Yett -, le armi esplosive sono state responsabili di oltre la metà dei casi di bambini uccisi o feriti in Sudan, come documentato dalle Nazioni Unite. La violenza contro i bambini e gli attacchi alle infrastrutture civili devono finire. L'UNICEF rinnova l'invito a tutte le parti a rispettare gli obblighi del Diritto Internazionale Umanitario e a prendere tutte le precauzioni possibili per proteggere i bambini”.
Nel 2023, il Sudan ha registrato il più alto numero di gravi violazioni accertate contro i bambini in oltre un decennio. Si stima che il 72% delle violazioni abbia riguardato l'uccisione e la mutilazione di bambini, seguite dal reclutamento e dall'utilizzo di bambini da parte di gruppi armati e dalla violenza sessuale.
Nel 2024, le Nazioni Unite continuano a ricevere informazioni su un numero sconvolgente di bambini uccisi e mutilati da pesanti bombardamenti aerei, dall'uso dell'artiglieria e dal fuoco di armi leggere. “Le bambine hanno sopportato un fardello particolarmente pesante, affrontando rischi terrificanti per la loro sicurezza, tra cui lo stupro e altre forme di violenza sessuale. L'ondata di atrocità scatenata sui bambini in Sudan deve finire”, ha concluso il rappresentante dell’Agenzia Onu per l’Infanzia. (aise)