Anatomia di un golpe militare: espedienti e realtà in Bolivia - di Livio Zanotti

 ROMA\ nflash\ - "Le autoblindo irrompono nel cortile del Palazzo, il presidente Luis Arce affronta personalmente un ex comandante in capo dell’esercito che le guida, Juan Josè Zuñiga: nel faccia a faccia entrambi sembrano digrignare i denti. A un tratto si danno le spalle, apparentemente dirigendosi decisi ciascuno al proprio intento: la rinuncia dell’altro. Fine del video (ormai c’è sempre un video). Il Presidente rientra nel suo ufficio e sostituisce d’una sola firma autenticata l’intero vertice delle forze armate. Il generale, già ex, si allontana in un blindato. Ma solo per raggiungere qualche giornalista e denunciare concitato che il suo golpe in realtà gli era stato suggerito dallo stesso capo di stato, del quale è amico fin dai tempi delle scuole secondarie, per risollevare la propria immagine pubblica logorata dall’inflazione. Arce, sdegnato, lo smentisce". Ne scrive Livio Zanotti sul suo blog "Il diavolo non muore mai". (nflash)