“Facile ironia”: al MAMbo una mostra svela l'ironia nell'arte italiana dagli anni Cinquanta a oggi
BOLOGNA\ nflash\ - La dimensione ironica carica di potere immaginativo di Bruno Munari, l’irriverenza di Piero Manzoni, la vertigine del paradosso di Gino De Dominicis. L’ironia si intreccia con la sfera politica con Piero Gilardi e Michelangelo Pistoletto, la sfida agli stereotipi femminili di Tomaso Binga e Mirella Bentivoglio, la sperimentazione linguistica del nonsense di Adriano Spatola e Giulia Niccolai. Con Maurizio Cattelan, Paola Pivi e Francesco Vezzoli l’accostamento contraddittorio tra soggetti e situazioni sfrutta l’ironia per svelare le incongruenze del presente, mentre Chiara Fumai e Italo Zuffi con le loro opere smascherano le regole non scritte del sistema dell’arte. E poi ancora il duo artistico Eva e Franco Mattes che, attingendo al linguaggio dei meme diffusi in modo massivo sul web, rivelano una forma umoristica che caratterizza oggi la rete. Dal 6 febbraio al 7 settembre, in occasione del 50esimo anniversario della fondazione della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna presenta la grande mostra collettiva “Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo”, con la curatela di Lorenzo Balbi e Caterina Molteni. (nflash)