L’italiano che travalica i confini e si fa comunità: a Roma la I Conferenza dell’Italofonia

ROMA\ nflash\ - Un “momento storico”, fatto di “concretezza”, per collegare le persone italofone nel mondo. Questa mattina, 18 novembre, ha infatti preso il via la costruzione di una nuova comunità, che nelle intenzioni dei promotori vuole mettere in rete le persone sulla base della lingua italiana nei 5 Continenti. Una lingua che nel tempo, anche grazie ai migranti italiani, così come alla chiesa e alla cultura, si è fatta internazionale. Una lingua che ha “costruito ponti”, che è diventata “strumento di pace”, strumento di “dialogo”, di “cultura”, di vicinanza fra popoli e di “diplomazia”. E, pensando al futuro, può diventare anche strumento di crescita economica e di sviluppo sostenibile. Tutto questo proprio perché l’italiano è una lingua che, oggi più che mai, “travalica la Penisola”. Riguarda il mondo, non in senso coloniale, ma lo riguarda per la sua “bellezza” che porta con sé, ovunque, un’identità: quella italiana. Questo, in sintesi, è quanto emerso dalla prima conferenza dell'Italofonia, svolta questa mattina nella cornice di Villa Madama, a Roma. Un “battesimo” in grande stile per una nuova rete italofona a cui hanno preso parte tanti rappresentanti delle istituzioni, tanti partner internazionali, di tanti paesi, tutti uniti dal fattore linguistico. A organizzare questa Prima Conferenza, definita come “solo un punto di partenza” di un’iniziativa che guarda al futuro, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, assieme al Presidente della Società Dante Alighieri, nonché coorganizzatore, Andrea Riccardi. (nflash)