Scandalo finanziario in prima pagina in Argentina: Milei chiamato in causa - di Livio Zanotti

BUENOS AIRES\ nflash\ - "Non era scontato che capi di stato e miliardari fossero tanto superficiali da farsi cogliere dappresso a luoghi di misfatti. Eppure in questi ultimissimi giorni è accaduto da più parti. Il clamore più pirotecnico - niente affatto l’unico - viene dall’Argentina. Con ampi particolari di una cronaca balzata ieri in prima pagina su tutti i maggiori giornali del continente americano, letteralmente, fino al New York Times. Ecco i fatti: venerdì scorso Javier Milei scrive sul suo profilo in rete di aver promosso un progetto privato per la crescita economica dell’Argentina, collegato a una nuova cripto-moneta, la Libra. Questione di ore e le sottoscrizioni diventano un vento che gonfia il suo valore in borsa fino a sfiorare i 6 miliardi di capitalizzazione in dollari. Un boom da lotteria mondiale! Che però si dissolve ancor più rapidamente di come è sorto. I miliardi spariscono infatti in ondate supersoniche di vendita. L’origine del maremoto che s’abbatte sul mercato viene ricondotta agli stessi gestori del fondo Libra. Il rastrellamento è stato totale. Stando ai primi calcoli, la beffa sarebbe costata ai 40mila acquirenti un centinaio di milioni di dollari". Ne scrive Livio Zanotti nel suo blog "Il Diavolo non muore mai". (nflash)