Billi (Lega): complimenti a Serino (Av) che ha celebrato i suoi figli nel mondo

ROMA\ aise\ - Simone Billi, deputato della Lega eletto in Europa, si è congratulato per la riuscita della Festa dell'Emigrante - Sant'Antonio Nostrum di Rivottoli di Serino, in provincia di Avellino, in Campania, svolta lo scorso weekend. "È stato un momento intenso di cultura, memoria e comunità, che ha saputo unire in modo autentico le radici e il futuro della nostra identità italiana nel mondo", ha commentato.
Billi si è anche rammaricato di non poter essere stato presente personalmente, "ma a rappresentarmi c’era il mio collaboratore Luciano Claudio, Coordinatore Comunicazione & Eventi per la Svizzera e i Paesi germanofoni".
Luciano Claudio, ha spiegato l'eletto all'estero, nel 2000 ha lasciato Serino per trasferirsi in Svizzera con una sola valigia "piena di speranze e ricordi". A lui è stata conferita una targa di riconoscimento come principale promotore della sua terra in Svizzera, con la motivazione del "suo fervore e la sua straordinaria passione nel valorizzare le radici serinesi tra le comunità italiane all’estero".
"Luciano è oggi uno stimato promotore di eventi culturali e musicali italiani in Svizzera, impegnato con costanza nel rafforzare il legame tra la nostra emigrazione e le sue origini", ha proseguito Billi prima di ringraziare il presidente del Comitato Festa, Enzo Ingino, la vicepresidente, Laura Rocco, il sindaco di Serino, Vito Pelosi, e don Calogero, per "l’accoglienza, l’impegno e la dedizione dimostrati nell’organizzazione di questa iniziativa così significativa".
Infine, un ringraziamento particolare all’Associazione Cuochi Avellinesi, agli artisti, ai volontari e a tutta la comunità locale.
"Mi sento in parte campano anch’io - ha concluso Billi -: mia moglie è di Salerno, e conosco bene l’orgoglio, l’ospitalità e l’attaccamento alle tradizioni che rendono questa terra così speciale, anche per chi ha dovuto lasciarla per cercare fortuna altrove. Eventi come questo dimostrano quanto sia viva e forte la nostra appartenenza, ovunque ci troviamo nel mondo. Le comunità italiane all’estero rappresentano un patrimonio prezioso, che dobbiamo sostenere e valorizzare con convinzione". (aise)