Billi (Lega) critica il Parlamento Ue: niente "Pace" nella risoluzione sull'Ucraina

BRUXELLES\ aise\ - La X legislatura del Parlamento Europeo, secondo Simone Billi, deputato della Lega eletto in Europa, "non comincia per niente bene". Questo perché tra i primi atti votati da questa nuova maggioranza vi è la risoluzione sulla necessità di un sostegno continuo dell’UE all’Ucraina. Ma questa risoluzione, secondo il deputato leghista "presenta 3 grossi problemi. Il primo è che non compare mai la parola "pace", né tantomeno viene esplicitamente richiesto di continuare a lavorare per raggiungere la pace al più presto".
"Come mai la nuova maggioranza all’Europarlamento non ha voluto aggiungere un tale punto nemmeno dopo le osservazioni degli eurodeputati della Lega? Forse la nuova maggioranza all’Europarlamento è a favore della guerra e non vuole lavorare per raggiungere la pace al più presto? La domanda - ha proseguito Billi - nasce spontanea e purtroppo la risposta non è chiara".
"Inoltre - ha aggiunto ancora -, al punto 5 di questa risoluzione si invitano i paesi UE ad aumentare il loro sostegno militare all’Ucraina in qualsiasi forma richiesta. Ma questo è estremamente grave e può portare ad una escalation dalle conseguenze catastrofiche".
Un altro problema, secondo il deputato leghista, "è che al punto 4 di questa stessa risoluzione si condanna la visita del primo ministro ungherese Viktor Orban in Russia, dopo le missioni esplorative da Zelensky in Ucraina, Xi Jinping in Cina e Biden e Trump in USA. Lo stesso Orban aveva preannunciato al Parlamento UE queste azioni con una comunicazione. Ma come è pensabile raggiungere la pace se non si dialoga con tutte le parti in causa? Si vuole forse continuare la guerra ancora a lungo?"
"Noi della Lega - ha spiegato Billi - abbiamo sempre sostenuto l’Ucraina, abbiamo sempre votato tutti i provvedimenti a favore dell’Ucraina e condanniamo convintamente ed in modo netto l’aggressione di Putin all’Ucraina. E vogliamo mettere in campo tutte le iniziative necessarie per arrivare alla pace nel più breve tempo possibile. È ormai chiaro, dopo 2 anni e mezzo di conflitto, che l’Ucraina non può vincere la guerra. L’ultima speranza che ci rimane, considerato che la nuova maggioranza del Parlamento Europeo non sembra intenzionata a trattare sulla pace, è che venga eletto Trump come nuovo Presidente USA a novembre: con lui la pace in Ucraina sarà più vicina".
"A dimostrazione dei problemi di questa risoluzione, basti pensare che due europarlamentari del PD, Strada e Tarquinio, si sono astenuti, mentre membri della maggioranza a Bruxelles, come i verdi Guarda, Orlando e Scuderi, hanno votato contro. A votare contro anche gli altri membri di AVS e tutta la delegazione del M5S", ha concluso Billi. (aise)