Cittadinanza iure sanguinis: Borghese (Maie) interroga il Governo sui costi delle pratiche

ROMA\ aise\ - Le pratiche per il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis dei figli minorenni nati all’estero da genitore cittadino italiano dovrebbero tornare ad essere gratuite. È quanto sostiene Mario Borghese, senatore del Maie eletto in Sud America, in una interrogazione ai Ministri dell'interno e degli affari esteri, Piantedosi e Tajani.
Ricordata la conversione in legge del decreto 36/2025, che “introduce una serie di misure volte a restringere la possibilità di richiedere o mantenere la cittadinanza italiana valorizzando alcuni criteri”, Borghese spiega che “il contenuto del decreto, come convertito, è stato oggetto di una circolare del Ministero dell'interno il 28 maggio 2025; la circolare, al punto 2.3, precisa che "che le ipotesi di acquisto previste dall'art. 4 (e, dunque, anche quella di cui al punto 2.2.) avvengono a seguito di 'dichiarazione' e, pertanto, sono soggette, in base all'art. 9 bis della L. n. 91/1992, al pagamento del contributi a favore del Ministero dell'Interno di €250,00"”.
Per il senatore “questo aggravio potrebbe comportare una disparità di trattamento nei confronti di coloro che non dispongono della somma richiesta, specie in caso di più figli; tale onere renderebbe, dunque, classi di richiedenti la cittadinanza sfavorite, circostanza che andrebbe tuttavia evitata”.
Tenuto conto che tale procedura è sino ad ora stata gratuita”, Borghese chiede ai due Ministri “se ritengano di potere, nel rispetto delle norme aventi valore di legge, nel breve periodo superare questo ostacolo di natura economica e rendere tali procedure gratuite”. (aise)