Cittadinanza/ Nissoli (Fi): una riforma che invita alla responsabilità

ROMA\ aise\ - “Ho insegnato ai miei figli non solo la lingua italiana, ma anche la cultura che rende unica la nostra terra. Le nostre tradizioni, il senso di appartenenza all’Italia: tutto questo fa parte della loro identità. Eppure, una domanda continua a tornarmi in mente: se noi per primi non trasmettiamo ai nostri figli e nipoti il legame con l’Italia, possiamo davvero aspettarci che lo Stato lo riconosca? La riforma della cittadinanza, approvata in via definitiva, va proprio in questa direzione. Non è una chiusura, ma un invito a ricostruire un rapporto autentico con il nostro Paese. L’obiettivo è ridare significato a una cittadinanza che troppo spesso è stata concessa in assenza di un vero legame con l’Italia”. Così scrive Fucsia Nissoli - deputata di Forza Italia nella scorsa legislatura, ora tra i coordinatori del partito in Nord e Centro America – a commento della riforma sulla cittadinanza approvata in via definitiva.
“Un emendamento — presentato dalla Lega e non previsto nel testo iniziale del 28 marzo — ha introdotto criteri più restrittivi per ottenere la cittadinanza per discendenza”, ricorda Nissoli. “Ora si richiede un legame diretto con l’Italia: un genitore o un nonno che abbia avuto solo la cittadinanza italiana, e una concreta esperienza di vita in Italia”.
“In democrazia si discute, si ascolta, e si modificano le norme per renderle più giuste e aderenti alla realtà”, annota l’esponente forzista. “Un Paese serio deve dare valore alla propria cittadinanza. Concederla in modo automatico, anche a chi non ha più alcun legame reale con l’Italia, ha finito per svuotarla di significato. Purtroppo, nel tempo, non sono mancati abusi — spesso non da parte dei singoli cittadini, ma da sistemi organizzati che hanno sfruttato le falle della legge. Questa riforma protegge chi ha agito in buona fede e ha mantenuto vivo il legame culturale, affettivo e civile con l’Italia. Perché la cittadinanza non è solo un diritto: è anche un dovere. È partecipazione, consapevolezza, responsabilità”.
“Questa riforma non è contro qualcuno. È a favore di una cittadinanza seria, viva, condivisa”, sottolinea Nissoli. “A nome dei Coordinatori di Forza Italia in Nord e Centro America, auspico che questo sia solo l’inizio di una riforma più ampia della rappresentanza degli italiani all’estero — un cambiamento riconosciuto da tutti come necessario, ma che finora nessuno aveva avuto il coraggio di avviare davvero. Grazie a Forza Italia e al Ministro Tajani per la visione, la determinazione e il coraggio dimostrati nel voler restituire alla cittadinanza italiana un significato autentico, responsabile e – conclude – profondamente legato ai valori della nostra Nazione”. (aise)