Cittadinanza/ Odoguardi (Maie): italiani all’estero uniti contro il decreto della vergogna

ROMA\ aise\ - “Dopo l’approvazione del cosiddetto “Pacchetto cittadinanza”, votato nei giorni scorsi all’unanimità dal Consiglio dei ministri, gli italiani nel mondo, e i loro discendenti, vivono un momento di massima confusione”. Così in una nota Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE.
“Come MAIE – prosegue - riceviamo ogni giorno decine e decine di messaggi, via email e attraverso i social, di connazionali che ci chiedono delucidazioni in merito e ci spingono a continuare la battaglia per una riforma della cittadinanza ius sanguinis giusta, che non si dimentichi che l’emigrazione fa parte della Storia del nostro Paese. “Posso ancora trasmettere la cittadinanza italiana a mio figlio? E mio nipote sarà cittadino italiano se nascerà all’estero? E il figlio di mio nipote?”: sono questi, tra gli altri, gli interrogativi che ci arrivano da parte di tanti nostri fratelli italiani residenti oltre confine. In attesa che il Parlamento si metta al lavoro, per cercare di migliorare questa riforma che di fatto limita fortemente lo ius sanguinis e apre le porte pericolosamente allo ius soli, ci chiediamo: se il decreto dovesse passare così com’è stato votato in Cdm, che ne sarà della presenza italiana nel mondo? Che ne sarà di quei milioni di ambasciatori che all’estero diffondono la nostra lingua, la cultura italiana, promuovono le eccellenze made in Italy? Che ne sarà dell’italianità oltre confine, di cui tanti di noi vanno fieri?”.
“Con il Movimento Associativo Italiani all’Estero, anche grazie alla preziosa collaborazione dei nostri Parlamentari, sempre sotto la regia del presidente del MAIE, Ricardo Merlo, siamo al lavoro per cercare di porre rimedio a quello che per molti rappresenta un vero affronto alla collettività italiana che vive fuori dai confini dello Stivale”, continua Odoguardi. “Appena avremo presentato gli opportuni emendamenti, ne daremo notizia sui nostri canali social e sui media.
Fino ad allora – assicura il vicepresidente MAIE -, stiamo portando avanti un lavoro di moral suasion a livello politico, affrontando il tema con le diverse forze politiche italiane, cercando di far capire loro che un taglio così netto alla trasmissione della cittadinanza ius sanguinis non solo fa male a chi è partito dal Bel Paese e ai suoi discendenti, ma all’Italia stessa”.
“Non restiamo quindi a guardare con le braccia incrociate. Per cercare di sensibilizzare il governo su questo tema in particolare, - annuncia Odoguardi – è in programma il 3 maggio a Roma, davanti al Campidoglio, una manifestazione pacifica per protestare contro quello che la comunità degli oriundi ha definito “il decreto della vergogna”, perché “il sangue italiano non diluisce con il tempo”. Appoggiamo e sosteniamo l’evento, a cui parteciperanno anche rappresentanti del MAIE. Vogliamo far sentire forte la nostra voce – conclude Odoguardi -, insieme a quella di tanti altri connazionali che si sentono traditi da una riforma che non tiene minimamente in considerazione l’importanza della presenza italiana a livello globale. Ora più che mai la battaglia continua”. (aise)