Congresso Maie Patagonia: Merlo ribadisce la sua "terza posizione"

ROMA\ aise\ - Grande partecipazione al Congresso MAIE che si è svolto sabato 1° novembre nella Patagonia argentina. Oltre cento connazionali, tra coordinatori e delegati del Movimento Associativo Italiani all’Estero, si sono ritrovati a Bahia Blanca per una giornata di confronto e condivisione.
L’evento è stato preceduto, venerdì 31 ottobre, da una grande riunione al teatro dell’Universidad Nacional del Sur, dove più di 150 connazionali hanno celebrato i venticinque anni di Ciao Italia, lo storico programma radiofonico che raggiunge l’intera Patagonia e la Pampa argentina, portato avanti da Cesare Puliafito, presidente del Comites locale e vice-coordinatore MAIE Patagonia.
Ad aprire i lavori del congresso, nella mattinata di sabato, è stato il presidente del MAIE, Ricardo Merlo, che ha voluto ribadire il contenuto politico del MAIE: “Non siamo un partito, siamo un movimento nato nell’associazionismo di volontariato cattolico. Quindi abbiamo la dottrina sociale della chiesa come punto di riferimento dei nostri valori e principi”.
Merlo ha ribadito con forza l’identità indipendente del MAIE, una vera e chiara terza posizione: "Non siamo né di destra né di sinistra, non ci interessano le logiche ideologiche dei partiti romani. La nostra missione è difendere gli interessi e i diritti degli italiani nel mondo. La nostra metodologia politica – ha proseguito - è che noi italiani all’estero dobbiamo lavorare uniti e organizzati con l’obiettivo di riuscire ad avere nel mondo una comunità italiana organizzata, per ottenere i risultati che cerchiamo”.
Al congresso hanno partecipato i coordinatori MAIE provenienti da tutta la Patagonia, oltre che da Uruguay, Brasile, Bolivia e diverse città dell’Argentina, tra cui Buenos Aires, Rosario, Mar del Plata, La Plata, Rio Negro, Ushuaia, Chubut e La Pampa.
Durante il suo intervento, Franco Tirelli, deputato MAIE, ha espresso una dura critica al cosiddetto “decreto Tajani”, che limita fortemente la trasmissione della cittadinanza italiana ius sanguinis. Sulla stessa linea Walter Petruzziello, che ha presentato argomenti molto solidi per contraddire il decreto che limita la trasmissione di cittadinanza ai discendenti di italiani nel mondo.
Marcelo Carrara e Mariano Gazzola hanno posto l’accento sull’importanza del coinvolgimento delle nuove generazioni, mentre Luciana Laspro, coordinatrice MAIE Brasile, ha illustrato le iniziative del Movimento nel Paese sudamericano. Juan Carlo Paglialunga ha invece evidenziato il lavoro svolto dal MAIE Patagonia per rafforzare la comunità italiana locale e promuovere la cultura italiana nella regione.
Si è tenuto poi un interessante dibattito su tutte le tematiche degli italiani all’estero, al quale hanno partecipato tra gli altri Rosy Colamarino (Bolivia), Dario Signorini (Buenos Aires), Carlos Malacalza (La Plata), Jorge Sereni (CABA), Pablo Gianovich, Giorgina Paglialunga, Maria Palma Nazzaro, Marisa Pignatelli (Comites Bahia Blanca), Enrique Marotta (Ushuaia), Rafael Delo Russo (Punta Alta), Rodolfo Veronesi (Villa Regina), Marcela Pozzi, Jose Luis Angelucci e Silvia Crocheti della Pampa Argentina, tra gli altri.
Per l’occasione, hanno inviato i loro saluti in vari video molto apprezzati dai presenti il senatore Mario Borghese, il vicepresidente MAIE Vincenzo Odoguardi, il coordinatore MAIE delle Americhe Antonio Iachini, il Vicecoordinatore MAIE Argentina Claudio Zin e il coordinatore nazionale del MAIE in Uruguay, Aldo Lamorte. (aise)