Giacobbe (Pd): una Legge di Bilancio punitiva per gli italiani all’estero

ROMA\ aise\ - “L’approvazione della Legge di Bilancio 2025, avvenuta al Senato con l’ennesimo ricorso al voto di fiducia impedendo una discussione democratica sul contenuto del testo, rappresenta un grave passo indietro per i diritti degli italiani all’estero e per chi sceglie di tornare in Italia dopo un’esperienza migratoria”. Così in una nota Francesco Giacobbe, senatore Pd eletto nella circoscrizione estera Africa-Asia-Oceania-Antartide.
“Questa legge non solo taglia risorse fondamentali, ma invia un messaggio di disinteresse verso milioni di nostri connazionali che vivono o rientrano dall’estero”, aggiunge il senatore che, tra le misure più gravi, evidenzia la sospensione della perequazione automatica per le pensioni dei residenti all’estero: “si tratta di un diritto essenziale che garantisce l’adeguamento al costo della vita. Questo taglio discrimina ingiustamente i pensionati italiani fuori dai confini nazionali, contravvenendo ai principi costituzionali e alle convenzioni internazionali”.
Un altro punto critico riguarda l’eliminazione dell’indennità di disoccupazione per i rimpatriati: “cancellare questa misura significa abbandonare gli italiani che tornano in patria in condizioni di difficoltà economica,” prosegue Giacobbe. “Già lo scorso anno, il governo aveva reso meno attrattivo il rientro eliminando i benefici fiscali per i cosiddetti ‘cervelli in fuga’. Con queste decisioni, si scoraggiano non solo i rientri, ma anche il contributo che queste persone potrebbero offrire al nostro Paese grazie alle competenze acquisite all’estero. Segno tangibile che a questo governo non importa dei suoi cittadini che vivono nel mondo e del patrimonio che rappresentano per l’Italia e l’italianità”.
A ciò si aggiunge l’aumento spropositato dei costi per il riconoscimento della cittadinanza italiana e per la richiesta di documenti di stato civile. “Raddoppiare le tasse per il riconoscimento della cittadinanza è una misura vessatoria che penalizza i discendenti dei nostri emigrati, proprio mentre dovremmo rafforzare il legame con la nostra “ventunesima regione” rappresentata dagli italiani all’estero”, sottolinea Giacobbe, critico anche contro l’eliminazione delle detrazioni fiscali per i lavoratori extracomunitari con familiari a carico all’estero e le esclusioni discriminatorie dal bonus per le nuove nascite. Per il senatore si tratta di “scelte non solo penalizzano gli immigrati che contribuiscono al nostro sistema economico, ma rischiano di isolare ulteriormente fasce vulnerabili della società”.
“Il Partito Democratico continuerà a battersi per modificare queste misure ingiuste e per difendere il valore degli italiani all’estero come patrimonio umano, culturale ed economico per il nostro Paese. Questo governo deve smettere di trattare gli emigrati come cittadini di serie B”, conclude Giacobbe. “È necessario costruire politiche inclusive che riconoscano il contributo straordinario di chi vive e lavora lontano dall’Italia e di chi decide di tornare per investire le proprie competenze nel futuro della nostra nazione”. (aise)