Il Turismo di Ritorno volano dello sviluppo economico e nuova frontiera del settore: la Conferenza alla Camera con Di Sanzo (Pd)

ROMA\ aise\ - Si terrà venerdì prossimo, 10 maggio, dalle ore 13 alle ore 14, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, il convegno dal titolo “Il Turismo di Ritorno volano dello sviluppo economico e nuova frontiera del settore”, promosso e presieduto dall’On. Christian Di Sanzo, deputato eletto nella Circoscrizione Nord America.
Alla conferenza prenderanno parte il Presidente Nazionale della CIM (Confederazione degli Italiani nel Mondo), Angelo Sollazzo, e la Presidente di Destination Italia, leader nel turismo incoming ed esperienziale, Dina Ravera.
“L’ENIT – ha spiegato Di Sanzo - considera i potenziali turisti di ritorno in circa ottanta milioni di persone; la CIM all’estero opera da oltre trent’anni con presenze in 33 Paesi e con oltre duemila associazioni aderenti. Pertanto è significativa l’azione della Confederazione e del partenariato con Destination Italia, anche per sopperire alle difficoltà e carenze ministeriali che si occupano delle strutture di ricezione in Italia e dimenticano gli utenti di riferimento che dovrebbero tornare. La CIM ha chi ritorna”.
L'impegno di CIM e Destination Italia, spiega ancora il deputato dem eletto all’estero, rappresenta un importante passaggio dalla filosofia sul turismo delle radici alla realizzazione pratica dello sviluppo organizzativo ed associativo della riscoperta delle origini per milioni di italiani che vivono nel mondo. La CIM ha già realizzato, sul tema e con successo, eventi in USA, Canada, Argentina e Tunisia, nonché tenuto Conferenze in Italia a Napoli, Pescara, Perugia, Bari e Larino (CB), dove è stata sottolineata l'importanza dell'accordo tra CIM e Destination Italia. Inoltre, sono in programma missioni in comune in Brasile ed in Paraguay sempre con le stesse finalità. Gli oltre 80 milioni di italiani, oriundi e discendenti, in numero sempre maggiore vengono a visitare il Bel Paese. Dal Brasile con trenta milioni di italiani, dall’Argentina con venti, dagli USA con diciassette, fino ai tre milioni in Europa, la presenza degli italiani nel mondo costituisce una grande ricchezza per il Paesi di accoglimento e per la stessa Italia. Si tratta di un turismo spesso di alta gamma, imprenditori e professionisti che rappresentano oltre la maggioranza della presenza degli italiani nel mondo. Gli ultimi dati ci confermano che dei 69 milioni di turisti del 2018 almeno 40 di questi erano oriundi italiani. Il Ministero degli esteri, con il passato Governo, ha scippato il settore ed i relativi finanziamenti al Turismo. Ciò che maggiormente interessa alla nostra Confederazione, e della qualcosa il Ministero è inspiegabilmente assente, sono le attività promozionali che vanno svolte all’estero senza inserirsi nelle feste religiose e nelle storiche attività delle collettività che nulla hanno a che vedere con il turismo di ritorno. Dovrebbe essere superfluo sottolineare che se si tratta di promozione turistica per i connazionali fuori patria, diventa inutile e dispendioso pensare solo a strutture interne al nostro Paese. Come CIM noi possiamo vantare di avere un elemento indispensabile: i nostri oriundi nel mondo, anche di terza e quarta generazione, che amano ritornare in Italia alla riscoperta delle proprie radici. Comunque con o senza il Ministero, la CIM è pronta a svolgere un ruolo di primo piano nel settore. L’accordo con Destination Italia rafforza pienamente tale determinazione. Ora dopo gli studi e le ricerche occorre passare alla pratica. (aise)