La Marca (Pd): anni di attesa per le patenti Italia-Québec. Il Ministro Salvini smetta di perdere tempo

ROMA\ aise\ - La senatrice del Pd eletta in Centro e Nord America, Francesca La Marca, ha presentato nelle scorse ore una nuova interrogazione rivolta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per chiedere "chiarimenti urgenti sullo stallo dell’accordo di reciproco riconoscimento delle patenti di guida tra Italia e il Québec". Una richiesta "che i nostri tantissimi connazionali residenti in quella Provincia canadese attendono da troppi anni".
L’interrogazione è stata anche sottoscritta da diversi esponenti di spicco del gruppo del Partito Democratico in Senato.
"Dal 2017 – insiste La Marca – esiste un accordo quadro tra Italia e Canada che stabilisce le linee guida per la conversione delle patenti ma per completare l’iter sono necessari protocolli tecnici con le singole Province. Mentre altre Province stanno avanzando nelle trattative, il Québec – dove vive una comunità italiana ampia e radicata – resta bloccato a causa dell’immobilismo del nostro Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti".
La Senatrice ha altresì sottolineato come negli scorsi mesi la Provincia del Québec abbia inviato al MIT una bozza tecnica di accordo, tuttora ferma senza alcuna risposta da parte italiana.
"È una situazione inaccettabile – incalza la senatrice – che crea disagi quotidiani a tantissimi cittadini italiani che per motivi di lavoro, studio o vita familiare si trovano costretti a rifare l’esame di guida pur avendo una patente perfettamente valida".
Per questo, la senatrice dem ha chiesto nuovamente al Ministro Salvini di "dare finalmente un segnale di responsabilità istituzionale - la smetta di perdere tempo e risponda concretamente a questa richiesta attesa da anni. È compito di un Governo serio risolvere con celerità questioni pratiche che riguardano la vita quotidiana delle persone – conclude La Marca –. Non possiamo permettere che l’inerzia ministeriale continui a penalizzare la nostra collettività in Québec , negando un diritto e un servizio utile a tutta la cittadinanza". (aise)