Premierato/ La Marca (Pd): il Governo vuole ridurre la partecipazione democratica
ROMA\ aise\ - Il ddl sul premierato è “un tentativo disperato d'intesa elettorale tra la Lega e Fratelli d'Italia per il sostegno reciproco a due provvedimenti bandiera: l'autonomia differenziata per la prima e il premierato per la seconda”. A sostenerlo ieri in Aula è stata la senatrice Pd Francesca La Marca intervenuta sugli emendamenti all’articolo 3 della riforma costituzionale proposta dal Governo, ora all’esame di Palazzo Madama.
“Il complesso degli emendamenti presentati all'articolo 3 mira a rafforzare il ruolo di mediazione e di rappresentanza del Parlamento che la Costituzione riconosce ai partiti politici”, ha ricordato la parlamentare eletta in Centro e Nord America. “L'introduzione di una rigidità nel rapporto fiduciario tra popolo e Presidente del Consiglio rischia di determinare, come è già stato detto più volte, più instabilità, esasperando la conflittualità tra maggioranza e opposizione. In questo scenario la figura del Presidente della Repubblica resta l'unica a poter garantire il giusto rispetto dei dettami costituzionali”.
“Uno degli emendamenti a mia prima firma – ha aggiunto – ha l'obiettivo di coinvolgere nelle consultazioni del Presidente della Repubblica per l'eventuale scioglimento anticipato delle Camere anche i Presidenti dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica e gli ex Presidenti della Repubblica. In uno scenario nel quale il Parlamento diventa diretta espressione del Presidente del Consiglio in carica, il rafforzamento delle prerogative del Presidente della Repubblica nello scioglimento delle Camere è un elemento chiave, una priorità assoluta del Gruppo Partito Democratico”.
“Le comunità degli italiani all'estero, che ho l'onore di rappresentare in Parlamento, vengono ancora una volta messe in secondo piano”, ha sottolineato La Marca. “Le parole, riprese in un editoriale del 20 maggio scorso sul “Sole 24 ore”, con le quali la ministra Casellati affronta la questione del voto degli italiani all'estero, dimostrano il totale disinteresse e la scarsa considerazione, che questo Governo ha per gli ormai 7.000.000 di cittadini italiani che vivono fuori dai confini nazionali. La Ministra afferma che la questione del voto degli italiani all'estero verrà affrontata nella legge elettorale e non nella riforma costituzionale, arrivando quindi all'incongruenza evidente di non avere la corretta copertura costituzionale, come segnalato di recente dal costituzionalista di lungo corso Stefano Ceccanti”.
“Abbiamo più volte evidenziato, come d'altra parte ha fatto anche parte della maggioranza, cioè la Lega, la necessità di conoscere e di esaminare insieme la legge elettorale per fugare i dubbi di illegittimità che abbiamo e temiamo, ma la ministra Casellati ci ha confermato che la scopriremo solo dopo aver votato in prima lettura il premierato. Continuare ad ostinarsi in questo modo – ha detto La Marca – è un altro sintomo della confusione e della superficialità nell'approccio della maggioranza ad una riforma così importante”.
“Questo disegno di legge è il capriccio di un Governo che ha un unico obiettivo: ridurre la partecipazione democratica. Tutti gli sforzi che il Gruppo PD sta portando avanti attraverso il lavoro di approfondimento fatto e le proposte avanzate vanno esattamente nella direzione opposta. Noi, come Partito Democratico, abbiamo sempre messo al primo posto la Carta costituzionale e la tutela dei diritti in essa sanciti. Respingiamo dunque convintamente – ha concluso – il vostro tentativo di snaturare il Parlamento e il ruolo dei rappresentanti delle istituzioni”. (aise)