Referendum 2025: costituito il Comitato per il Sì in Svizzera

ZURIGO\ aise\ - Le cittadine e i cittadini italiani residenti all’estero saranno chiamati a votare questa primavera, insieme a quelli in Italia, per cinque referendum su lavoro e cittadinanza ritenuti ammissibili dalla Corte costituzionale italiana e per il quale, in Svizzera, si è costituito il Comitato per il Sì ai referendum. Ne fanno parte Cgil, Pd Svizzera, Avs Svizzera, Acli Svizzera, Fclis, Unia e Syna.
I referendum su lavoro e cittadinanza, promossi da sindacati, partiti e associazioni, chiedono una riforma strutturale del mondo del lavoro. La flessibilità sperata, secondo il Comitato, è stata trasformata in precarietà non più accettabile. Ancora oggi l’Italia ha il triste primato di morti bianche, tragedia non più tollerabile. E ancora, la cittadinanza non è un regalo, ma il completamento di un processo di integrazione sociale e politica. “Molti tra noi, in Svizzera, sono doppi cittadini e comprendono più e meglio di altri quanto questa battaglia sia importante”.
A differenza delle altre elezioni, aggiunge ancora il Comitato, il buon esito del referendum è legato al superamento del quorum del 50% degli elettori e delle elettrici, solo se si supera questa soglia e a maggioranza di sì, le norme in questione saranno abrogate, producendo effetti diretti e immediati sulle condizioni di lavoro e di vita delle persone. “La democrazia e l’accesso ai diritti fondamentali che nell’immaginario collettivo sembravano pilastri inespugnabili del vivere civile, appaiono oggi sempre più in pericolo, continuamente messi in discussione, e dunque, da difendere”, ha spiegato la Responsabile-Coordinatrice Nazionale Comitato, Marianna Sica. “I referendum sui quali siamo chiamate/i ad esprimerci rappresentano una prima e importante occasione di difesa del diritto all’esercizio del voto di noi italiani e italiane all’estero, che l’attuale governo prova continuamente a snaturare, e con esso la più forte e alta protezione della nostra democrazia”.
In Svizzera la comunità italiana è la più grande comunità straniera presente e per questo il Comitato ha detto: “non possiamo non pensare a quanto il lavoro, la sua mancanza e le sue deficitarie tutele, sia stato - ed è tutt’oggi - lo stimolo, il primo spesso, per emigrare. Siamo, altresì, convinti/e che oggi la nostra grande comunità, ben integrata in Svizzera, non possa non essere sensibile al tema della cittadinanza e dell’integrazione in un nuovo Paese. Per queste ragioni, connaturate alla nostra stessa storia migratoria, abbiamo deciso di costituire un Comitato nazionale, unitario e cittadino che sostenga la campagna referendaria e promuova le ragioni dei cinque Sì”.
Per fornire alla comunità italiana in Svizzera un’adeguata informazione sulle ragioni dei referendum e sulle modalità di voto, il Comitato si è impegnato a organizzare diverse iniziative pubbliche sui territori, oltre alla diffusione sui vari canali dei quesiti referendari per renderli accessibili ad un’ampia platea, scevri di tecnicismo e vicini al linguaggio dei nostri diritti.
Il Comitato ha infine ricordato le date, che per i/le cittadini/e italiani/e residenti all’estero, il voto avverrà per corrispondenza e prima delle date elettorali italiane – fissate per l’8 e il 9 giugno. Il plico elettorale verrà inviato all’indirizzo AIRE tra metà e fine maggio.
“Votando 5 SÌ nei referendum decidiamo con effetto immediato per i nostri diritti, e il passo più semplice è votare e fare votare, i familiari, gli amici, i conoscenti, ognuna/o di noi può fare la propria parte”, ha concluso Marianna Sica. (aise)