Riconoscimento patenti con Usa e Canada: La Marca (Pd) interroga Tajani e Salvini

ROMA\ aise\ - Senatrice Pd eletta in Centro e Nord America, Francesca La Marca ha depositato un’interrogazione per sollecitare i Ministri dei Trasporti e degli Esteri, Salvini e Tajani, ad intraprendere, al più presto, un dialogo tra lo Stato italiano e le Province canadesi dell’Ontario e la Columbia Britannica, e con gli Stati americani della Florida e della California, per stipulare degli accordi sul riconoscimento reciproco delle patenti di guida. Si tratta, sottolinea La Marca, di Province e Stati che ospitano la maggior concentrazione di italiani in Nord America e in cui le iscrizioni AIRE aumentano maggiormente di anno in anno. A sottoscrivere l’interrogazione numerosi colleghi del Partito Democratico tra cui Delrio, Camusso, Furlan e Giorgis.
“Oltre la Provincia del Québec e lo Stato di New York, su cui sto spingendo da tempo, ho voluto presentare questa interrogazione per sollecitare i Ministri competenti ad un accordo anche con queste altre due Province e questi due Stati soprarichiamati”, spiega La Marca. “Numerose sono tutt’ora le segnalazioni che arrivano al mio ufficio sul costo oneroso e il procedimento complesso di conversione delle patenti di guida, fattori che rappresentano ancora oggi una frustrazione per molti concittadini che ogni anno trasferiscono la residenza in una di queste giurisdizioni”.
“Sono passati 7 anni dalla firma dell’Accordo Quadro tra Italia e Canada per il reciproco riconoscimento delle patenti di guida”, ricorda la senatrice. “Questa interrogazione, ribadisco, ha l’obiettivo di spronare il Governo ad aprire delle trattative dirette con le Province canadesi, caratterizzate da una numerosa presenza di italiani come quelle dell’Ontario e della British Columbia, e con gli Stati americani della Florida e della California. È assurdo pensare che, in un mondo sempre più interconnesso, non ci sia la possibilità di utilizzare la propria patente di guida in tutti i Paesi membri del G7, considerando che una tale misura ridurrebbe la burocrazia e faciliterebbe gli spostamenti. Una situazione spiacevole, ripeto, che colpisce ogni anno migliaia di persone e crea notevoli disagi a chi sceglie di trasferirsi in Nord America”.
“Su questo – conclude – mi aspetto delle risposte concrete dai due ministeri”. (aise)