Spazio: per Billi (Lega) l’audizione di Marchisio (Esa) sottolinea la necessità di norme chiare

ROMA\ aise\ - “Il problema dei detriti spaziali è significativo, ma va regolato attraverso procedure tecniche e standard di sicurezza”, ha dichiarato Sergio Marchisio, docente della Sapienza e presidente del Centro Europeo Diritto dello Spazio (ECSL) presso l’ESA, rispondendo alle domande di Simone Billi (Lega) durante l’audizione nell’ambito dell’esame in sede consultiva, in Commissione, del disegno di legge “Disposizioni in materia di economia dello spazio”.
Sollecitato dal deputato eletto all’estero capogruppo della Lega in Commissione Esteri, sul tema dei lanciatori Marchisio ha precisato che “i Vega erano sotto la responsabilità dell’ESA; se si ponessero sul mercato come nazionali, allora l’Italia sarebbe coinvolta”.
Quanto al ruolo europeo, “il Trattato di Lisbona consente programmi europei, ma non assegna la materia spaziale interamente all’UE”, ha spiegato.
Sul suolo lunare “il Trattato sullo Spazio del 1967, con 115 contraenti, proibisce reclami e appropriazioni di sovranità; il Trattato sulla Luna del 1979 stabilisce la Luna come patrimonio comune dell’umanità, implicando un’autorità internazionale per la gestione delle risorse, ma è stato ratificato solo da 17 Stati minori”.
“Paesi come USA, Giappone, EAU e Lussemburgo hanno già leggi che autorizzano i privati all’esplorazione e allo sfruttamento delle risorse nello spazio”, ha concluso Marchisio.
“Queste risposte evidenziano la necessità di norme chiare per affrontare le sfide e sfruttare le potenzialità dell’economia spaziale a livello nazionale e internazionale” ha commentato infine Simone Billi. (aise)