Storie di expats: Italia Viva Europa accende i riflettori sugli italiani all'estero

ROMA\ aise\ - Lunedì 17 marzo si è tenuto l'evento "Storie di expats", organizzato da Italia Viva Europa, con l'obiettivo di dare voce alle esperienze e alle sfide degli italiani all'estero. L'incontro online ha visto la partecipazione di giovani professionisti provenienti da diversi paesi europei, che hanno raccontato la loro esperienza a partire da una fotografia rappresentativa del loro percorso.
Ad aprire l'evento, Niccolò Querci, presidente di Italia Viva Europa, ha citato i dati dell'ultimo rapporto Migrantes, sottolineando la crescente mobilità degli italiani nel mondo e la necessità di politiche adeguate a sostegno della comunità italiana all'estero: “Negli ultimi 10 anni le iscrizioni all’AIRE per la sola motivazione espatrio sono state 1.179.525. Di questi la maggior parte sono giovani tra i 18 e i 34 anni (circa 471 mila) o giovani adulti (poco più di 290 mila). Un patrimonio di competenze ha scelto di costruire la propria vita al di fuori dell’Italia, la politica ha il dovere di tenerne conto”.
Hanno portato la loro testimonianza: Guendalina Bettinelli, collaboratrice parlamentare presso l'Assemblée Nationale (Parigi, Francia); Giulio Cortesi, ricercatore all'Università di Vienna e referente Italia Viva Austria (Vienna, Austria); Cecilia Ferrari, studentessa del Master in European Affairs a SciencesPo Parigi (precedentemente studentessa a Maastricht, Paesi Bassi); Francesco Luongo, consulente specialista in fusioni e acquisizioni (Dusseldorf, Germania); Matteo Paolella, Innovation Engineer (Ghent, Belgio); Jacopo Vannucchi specialista in risorse umane (Wroclaw, Polonia); e Vito Tassiello, professore e ricercatore in marketing (Liverpool, Regno Unito).
Durante l'incontro sono emerse numerose proposte, suddivise in diverse aree tematiche.
Servizi consolari e supporto agli expat: potenziamento della rete consolare per facilitare il rinnovo di documenti e carte d'identità; creazione di una guida pratica, distribuita tramite Consolati e Comites, per fornire informazioni essenziali nel momento dell'iscrizione all'AIRE; maggiore diffusione della cultura italiana tra le seconde generazioni, con la creazione di scuole e licei italiani all'estero.
Burocrazia e riconoscimento dei titoli: semplificazione delle procedure burocratiche per il riconoscimento dei titoli di studio e professionali, per la creazione di un vero mercato unico europeo dei professionisti; revisione dei criteri per i concorsi pubblici italiani, affinché il titolo di master venga riconosciuto anche senza tesi di laurea finale (spesso non prevista nei corsi all’estero).
Opportunità economiche e lavorative: introduzione di sussidi per permettere anche ai meno abbienti di studiare all'estero; apertura delle opportunità di tirocinio presso Consolati e Ambasciate anche agli studenti italiani all'estero.
Rientro in Italia e sistema fiscale: lavorare ai fattori strutturali che ostacolano il rientro in Italia, quali la produttività stagnante e la mancata crescita degli stipendi, dato che gli sgravi fiscali temporanei non compensano la significativa riduzione di reddito rispetto all'estero.
Dopo un intervento di saluto dell’ex parlamentare, e attuale Presidente di Italia Viva Mondo, Massimo Ungaro, le conclusioni sono state affidate a Silvia Carrieri, vicepresidente di Italia Viva Europa, che ha ribadito l'importanza di trasformare le proposte emerse nell'incontro in azioni concrete: "Questo incontro non è un punto di arrivo, ma solo l'inizio di un percorso. Faremo tesoro delle idee emerse e le integreremo nel nostro programma per gli italiani all'estero. Selezioneremo le proposte più significative e le porteremo avanti con interrogazioni e mozioni, in stretto coordinamento con il nostro gruppo parlamentare. La politica non deve limitarsi a discutere, ma deve incidere sulla realtà con effetti concreti".
Il prossimo appuntamento con "Storie di emigrazione" è fissato per il 3 aprile e sarà dedicato alla prima emigrazione italiana.
Il video dell’evento di lunedì 17 è disponibile sulla pagina Facebook di Italia Viva Europa a questo link. (aise)