Uno scopo importante: Porta (Pd) alla conferenza sulla “Graphic Medicine”

ROMA\ aise\ -Graphic Medicine: perché i fumetti fanno bene alla salute”. Questo il titolo della conferenza che si è tenuta questo pomeriggio nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati e che è stata aperta dall’intervento della vicepresidente della Camera stessa, Anna Ascani, seguita poi dall’intervento del deputato eletto in Sud America con il Pd, Fabio Porta.
La vicepresidente Ascani ha sottolineato come questo incontro possa essere utile “per dare centralità al diritto alla salute e alla necessità di garantire l'accesso alle cure e a un'informazione chiara”.
A seguire l’on. Porta ha sottolineato come l’iniziativa sia espressione del “meglio della tradizione italiana del disegno anatomico e la rende comunicabile attraverso il fumetto. Si tratta di varie discipline unite insieme per uno scopo importante”.
Attraverso un approccio interdisciplinare che cha coinvolto docenti, medici, sociologi, fumettisti e pazienti, la conferenza ha messo in risalto il ruolo della “graphic medicine” nella comunicazione medica e nella sensibilizzazione alla cultura del “dono”. Nel corso della conferenza sono stati presentati progetti, volumi ed esperienze dirette di vissuto di malattia che testimoniano come la “graphic medicine” sia un potente strumento di comunicazione e divulgazione, in grado di educare, promuovere e sensibilizzare su tematiche sanitarie e argomenti considerati tabù in modo empatico, coinvolgente e facilmente accessibile.
Per il Centro Anatomico, sono intervenuti Stefano Ratti, docente di Anatomia Umana e Presidente dell'associazione "Graphic Medicine Italia", e Lucia Manzoli, docente di Anatomia Umana e Responsabile del centro di riferimento nazionale per la conservazione e l'utilizzazione dei corpi dei defunti dell'Università di Bologna.
Inoltre, sempre per l'Università di Bologna, sono intervenuti Luca Di Marco, cardiochirurgo, Alessandro Cucchetti, chirurgo generale, Veronica Moretti, sociologa e vicepresidente di Graphic Medicine Italia, e per l'Accademia di Belle Arti, Sara Colaone. (aise)