Visita del Maie a San Vito de Coto Brus

ROMA\ aise\ - Il Movimento Associativo Italiani all’Estero (MAIE), rappresentato da Michela Perozzi, coordinatrice di San Vito, Paola Ceccon, coordinatrice per il Costa Rica, e Giuseppe Cacace, coordinatore per il Centro America, ha visitato la comunità di San Vito de Coto Brus, un luogo che ospita una numerosa comunità di italiani. Tra questi, alcuni dei pionieri ancora in vita che nel 1952 hanno contribuito alla fondazione di questa colonia.
San Vito, sottolinea il Maie, “rappresenta per l’italianità in Costa Rica il simbolo della resistenza e del sacrificio del dopoguerra. Questa comunità ha lottato duramente e ha inviato rimesse in Italia per sostenere i connazionali durante i momenti di carestia del secondo dopoguerra. Quando si parla di italiani in Costa Rica, i costaricensi fanno riferimento principalmente a due gruppi: i lavoratori della ferrovia provenienti dalla provincia di Mantova arrivati alla fine dell’800 e i membri della colonia italiana di San Vito arrivati nel 1952. Tra i pionieri ancora presenti a San Vito, ci sono Liliana Sorte, Elisabetta Pirola, Antonio Convertino, Liliano Consumi e Fausto Collina, tutti ultraottantenni che arrivarono nel 1952 per fondare la colonia italiana”.
Durante la riunione, il MAIE ha prestato particolare attenzione a queste figure storiche, evidenziando le difficoltà che incontrano per il rinnovo del passaporto o altri servizi consolari, che richiedono di recarsi in Ambasciata, distante sette ore in automobile.
Nel corso dell’incontro sono stati presentati alcuni casi emblematici delle diverse difficoltà incontrate dai connazionali, riporta il Maie che si è impegnato “a richiedere un incontro con l’Ambasciatore d’Italia in Costa Rica per discutere la possibilità di inviare missioni itineranti dell’Ambasciata a San Vito, come è già stato fatto per la zona caraibica di Puerto Viejo”. (aise)