A Milano “I Boreali Nordic Festival” 2025

MILANO\ aise\ - Torna, da venerdì 14 a domenica 16 febbraio, a Milano “I Boreali”, il più grande festival italiano interamente dedicato alla cultura del Nord Europa, ideato e organizzato da Iperborea, in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e con il patrocinio del Comune di Milano.
Oltre ai numerosi incontri con scrittrici e scrittori stranieri conosciuti e tradotti in tutto il mondo, sono previsti laboratori di lingue, proiezioni di film, un workshop di scrittura, approfondimenti di attualità sul mondo nordico, una performance teatrale, incontri e letture dedicati alla letteratura per l’infanzia, il tradizionale brunch del fine settimana e una mostra fotografica.
Il festival, giunto alla sua XI edizione, si svolgerà in presenza nelle sale del Teatro Franco Parenti e presso il Cinemino e in live streaming sul sito iboreali.it, sul canale YouTube di Iperborea, sulle pagine Facebook della casa editrice e del festival.
A partire dal 2015 il festival, dopo le giornate milanesi, ha raggiunto anche altre città italiane: Venezia, Firenze, Torino, Cagliari, Trento, Rovereto, Bologna, Matera, Cernobbio/Lugano, Urbino e Siracusa.
Programma
Per la LETTERATURA, parteciperanno grandi autori dal Nord Europa, con presentazioni e approfondimenti durante tutta la durata del festival.
La serata di apertura, venerdì 14 febbraio alle 18.30, sarà con Niviaq Korneliussen, scrittrice e attivista groenlandese che dialogherà con Vincenzo Latronico su La valle dei fiori (Iperborea 2023), primo romanzo groenlandese a vincere il Premio del Consiglio Nordico, un'opera di potente poesia che va dritto al cuore del dibattito odierno sull'identità e dà voce ai giovani inuit del XXI secolo, cresciuti in una società di matrice coloniale e smarriti ai margini dell’Occidente globalizzato.
Si ripartirà sabato 15 febbraio alle 12.15 a caccia di elfi con Silvia Cosimini, traduttrice del Libro segreto degli elfi d’Islanda (Iperborea 2024) di Hjörleifur Hjartarson e Rán Flygenring. Con qualche breve cenno storico si risalirà alle origini di queste nobili figure del folklore islandese, talvolta buone e generose, altre volte pericolose e vendicative, eccentriche e spesso eccessive, con alcune testimonianze visive se ne scoprirà l’aspetto esteriore, cercando di capire dove si nascondono e la loro natura.
Alle 14, Björn Larsson presenterà, in dialogo con Federico Baccomo, il suo nuovo libro, Filosofia minima del pendolare (Iperborea 2025), un libro divertente e inaspettato nel quale il pluripremiato scrittore svedese rende conto di un’esistenza nomade e vagabonda a bordo di una barca, ma anche quarant’anni di sfiancante pendolarismo. Un ritorno ai suoi temi classici, come il viaggio, lo sradicamento e il bisogno di libertà, dal mondo romanzesco dei mari a quello quotidiano e urbano del trasporto pubblico.
Toccherà poi allo scozzese Malachy Tallack, che alle 15.15 converserà con Mauro Garofalo del suo nuovo libro Illuminati dall’acqua (Iperborea 2025), un’ode alla pesca e ai suoi ritmi lenti, forma d’arte più che pratica sportiva, in pericoloso bilico tra l’essere un’attività sostenibile o dannosa per l’ambiente. Muovendosi tra Hemingway e Norman Maclean, tra i filosofi Peter Singer e Tom Regan, Malachy Tallack riunisce le sue riflessioni e il diario delle sue più emozionanti battute in un libro dove trovano spazio anche le più curiose monomanie ed eccentricità degli appassionati di pesca, con tutte le loro conseguenze filosofiche.
Segue alle 16.30 lo scrittore, poeta e attivista islandese Andri Snær Magnason con la sua nuova raccolta di racconti La pietra del gigante (Iperborea 2024): in conversazione con Laura Pezzino si parlerà dell’Islanda di oggi, non solo terra di ghiacciai e lava, casette in legno e lande sconfinate, ma soprattutto terra di contraddizioni, in bilico tra un passato di ristrettezze, un presente ricco e un futuro incerto, minacciato dal cambiamento climatico, dalle derive del capitalismo e dall’incertezza geopolitica. Un paese in crisi, collettiva e personale, che sembra cercare il suo approdo nella letteratura, nell’amore e nelle piccole cose.
Sarà poi la volta del traduttore Fulvio Ferrari che alle 18 si confronterà con Lo Dagerman, figlia di Stig Dagerman, sulla figura e l’eredità letteraria del padre, autore di culto della letteratura svedese del Novecento, sperimentatore e innovatore, sempre impegnato nel cercare risposte alle grandi questioni dell'esperienza umana e nell’esortare la letteratura a «mostrare il significato della libertà», a scuotere le coscienze per riscattare l’uomo e i suoi valori fondamentali: l’uguaglianza, la difesa dei deboli, la solidarietà. Sarà l’occasione per presentare la raccolta di racconti appena uscita in libreria dal titolo L’uomo che non voleva piangere (Iperborea 2025), che si interroga in modo vivido, quasi violento, sulle grandi questioni dell’esistenza, in particolare sul senso della sofferenza e sulla costante ricerca di un amore tanto necessario quanto irraggiungibile.
Si chiude alle 19.15 con Diletta Sereni, Edoardo Vitale e Davide Coppo che presenteranno il nuovo numero della rivista di cibo e cultura L’Integrale dedicato al tema del Selvatico. Si parlerà della pratica del foraging, che sta godendo di nuova attenzione grazie alla Danimarca e all’invenzione di una nuova ristorazione nordica, basata sullo studio e sulla ricerca di materie prime locali, a volte sconosciute, e collegata a una più ampia idea di cucina come pratica ecologica e scoperta dei territori.
Domenica 16 febbraio alle 11 si riprende con i traduttori Bruno Berni e Andrea Romanzi intorno al libro A nord di Thule di Knud Rasmussen (Iperborea 2025), pioniere dell'etnografia artica, un uomo che ha dedicato la sua vita a preservare la memoria di culture millenarie, la cui Spedizione Thule e i diari rappresentano una testimonianza unica dell'Artico e delle sue popolazioni, e continuano a essere una fonte di ispirazione per studiosi e avventurieri di tutto il mondo. Attraverso mappe e immagini d’epoca, si ripercorrerà la storia del legame tra la Danimarca e il mondo artico, alla scoperta del mondo inuit, attraverso le spedizioni di Rasmussen e le testimonianze della cultura della Groenlandia che proprio grazie alla figura del grande esploratore ha trovato nella lingua danese un canale privilegiato di divulgazione.
Alle 12.15 Elisabeth Åsbrink presenterà con Federica Manzon il suo ultimo libro Il mio grande, bellissimo odio (Iperborea 2025), magistrale ritratto di Victoria Benedictsson, personaggio centrale della letteratura nordica del XIX secolo, una scrittrice e intellettuale fuori dal comune. Esclusa dall’istruzione superiore in quanto donna, moglie di un funzionario postale di una piccola città del sud della Svezia e madre di sei figli, da autodidatta arrivò a frequentare le principali icone culturali del suo tempo e con uno pseudonimo maschile ottenne il successo letterario firmando romanzi, racconti e opere teatrali. Dalla vita voleva tutto – amore, amicizia, successo, stabilità economica, scambi intellettuali, intimità, libertà e soprattutto verità – e in un’epoca in cui alle donne erano negati molti diritti se li conquistò uno dopo l’altro pagandoli con il dolore e la solitudine, che culminarono in un suicidio a soli trentotto anni.
Infine alle 14 Ann-Helén Laestadius, scrittrice e giornalista di origine sami, dialogherà con Irene Soave del suo ultimo libro La ragazza delle renne (Marsilio 2024), romanzo di formazione e canto d’amore per una società che sta scomparendo, tradotto in tutto il mondo e diventato un film di successo per Netflix, dove l’autrice mette a nudo le tensioni che sorgono quando la modernità si scontra con una cultura tradizionale e con strutture patriarcali profondamente radicate, mentre la xenofobia è in aumento e i cambiamenti climatici mettono a repentaglio la sopravvivenza di un popolo che custodisce una sempre più fragile eredità indigena.
Passando all’ATTUALITÀ, domenica 16 febbraio alle 15 è in programma un incontro realizzato in collaborazione con il Post dedicato alla regione contesa e dibattuta della Groenlandia, che tra cambiamento climatico, scioglimento dei ghiacci e conseguente apertura di nuove rotte marittime e accesso a preziosissime risorse minerarie, sta vivendo un interesse crescente delle grandi potenze mondiali. Parteciperanno il giornalista del Post Luca Misculin e Niviaq Korneliussen.
Spazio anche a CULTURA E LETTERATURA NORDICA in collaborazione con l’Istituto Culturale Nordico che sabato 15 febbraio alle 11 accompagnerà il pubblico in un virtuale viaggio nei paesi del Nord attraverso i racconti di chi li vive quotidianamente. A rispondere a tutte le curiosità i protagonisti della serie YouTube dell’Istituto, Te la do io la…: Cristina (@sa_kuri), Giulia (@giuliainfinlandia), Robin (@noglen.eu), Emiliano e Mary (@mary_guida_stoccolmaconmary).
Previsti inoltre LABORATORI DI LINGUA come gli assaggi di lingua islandese, sabato 15 alle 16, con la docente Vigdís Glad, di lingua danese, norvegese e svedese con i docenti Anna Brännström e Andrea Romanzi domenica 16 alle 15, e di lingua finlandese, domenica 16 alle 16, con la docente Merja Kaipainen.
Ad arricchire il programma ci saranno gli appuntamenti dedicati al CINEMA presso il Cinemino. Si partirà venerdì 14 febbraio alle 21 con l’anteprima assoluta del film documentario diretto da Francesco Leprino Dialoghi della terra dei ghiacci, che mette a confronto da una parte il Dialogo della Natura e di un Islandese di Leopardi, scritto nel 1824 e tratto dalle Operette Morali, dall’altra le citazioni poetiche di Jón Kalman Stefánsson, tra i maggiori scrittori islandesi contemporanei, e immagini della natura stessa, di una terra giovane, prima della venuta dell'uomo, nella sua potenza primordiale.
Sabato 15 febbraio alle 21 in programma Armand di Halfdan Ulmann Tøndel, lungometraggio d’esordio del nipote di Ingmar Bergman e Liv Ullmann. Candidato norvegese agli Oscar come miglior film internazionale e vincitore della Caméra d’Or alla 77ª edizione del Festival di Cannes, il film racconta, con lo stile di un thriller esistenziale, il caso di Armand, sei anni, accusato di aver molestato il compagno di classe Jon.
A chiudere il programma cinematografico domenica 16 alle 19.30 toccherà al nuovo capolavoro del regista islandese Baltasar Kormákur Touch, il racconto del vedovo settantenne Kristofer che, in attesa di una diagnosi di Alzheimer, da Reykjavik intraprende un viaggio a Londra alla ricerca del suo grande amore di gioventù.
Entrambi i film di sabato e domenica saranno presentati e commentati in sala da Mario Blaconà.
Un evento speciale di questa edizione sarà un WORKSHOP DI SCRITTURA in collaborazione con la scuola Belleville. Sabato 15 febbraio dalle 11 alle 13 e dalle 14.30 alle 16.30 insieme a Giorgio Fontana si andrà alla scoperta di Stig Dagerman, dal fascino dei suoi personaggi alla profondità dei temi e degli intenti, passando per la bruciante onestà intellettuale che si percepisce in ogni sua riga.
Tra MUSICA e TEATRO si inserirà, domenica 16 febbraio alle 17.45, Federico Frascherelli aka Fritz Chaborski con Ho affittato Aki, progetto ispirato al lavoro di Aki Kaurismäki, podcast live che racconta il mondo e l’immaginario del grande regista finlandese e quella sua speciale capacità di cambiare la vita delle persone, un viaggio intimo e collettivo, dentro e fuori il cinema di questo immenso, amatissimo artista contemporaneo.
Ad accompagnare le giornate del festival anche una MOSTRA FOTOGRAFICA di Piergiorgio Casotti, Uppa, realizzata in collaborazione con Italo Svevo, nata dai dieci anni che l’artista ha trascorso nella Groenlandia dell’Est (opening venerdì 14 febbraio ore 17.45). Non sarà solo un canonico reportage di esplorazione del grande Nord, ma la ricomposizione di memorie e diari di viaggi scritti in prima persona, di riflessioni, interviste e analisi che cercano di ritrarre un quadro umano, storico e sociale di quella terra ammaliante e spietata.
Infine, sono previsti EVENTI DEDICATI AI PIÙ PICCOLI, con laboratori ispirati alle storie della collana I Miniborei, di Iperborea, e al catalogo della casa editrice Babalibri, che porterà al festival lo scrittore Daniel Frost. Si partirà sabato 15 febbraio alle 11 con Pino Costalunga che farà sorridere con un laboratorio creativo ispirato alle storie di Ulf Stark (Le scarpe magiche del mio amico Percy; Il mio amico Percy e lo sceicco milionario; Il mio amico Percy e Buffalo Bill).
Sempre alle 11 ci sarà il laboratorio ispirato a La piccola violinista (Iperborea 2024) del premio Nobel Jon Fosse, un’esperienza tra musica e letteratura che racconta la forza dell’amore e dell’arte, a cura di Alessandro Barbaglia, con accompagnamento musicale di Virginia Sutera.
Dalle 12.30 alle 14.30 nel corso del Nordic Brunch si può prenotare l’animazione per bambini e bambine a cura di Cristina Zeppini, in collaborazione con Babalibri, ispirata a Buon appetito, signor Coniglio (Babalibri) di Claude Boujon e a Federico (Babalibri) di Leo Lionni.
Successivamente toccherà a Daniel Frost intrattenere i più piccini alle 16 con lettura e laboratorio creativo su La balena misteriosa (Babalibri).
Domenica 16 febbraio alle 11, sempre con Daniel Frost, si ripartirà verso il west con Mini cowboy (Babalibri), un’occasione per dare sfogo alla propria creatività e dipingere un piccolo capolavoro.
Alle 11, insieme alla pluripremiata scrittrice islandese Arndís Thórarinsdóttir e ad Arianna Giorgia Bonazzi, un incontro ispirato al suo romanzo Salto mortale (Iperborea 2024), che racconta le avventure del ginnasta Álfur e del suo specialissimo fratellino, durante il quale i ragazzi potranno esaurire tutte le loro curiosità dialogando con l’autrice su temi quali sport, talento, diversità, famiglie e amicizia.
Seguirà un omaggio allo svedese Ulf Stark a ottant’anni dalla sua nascita: dalle 11 alle 13 un appuntamento formativo rivolto a docenti, educatori, promotori della lettura, bibliotecari e librai, per riscoprire i romanzi e gli albi di un grande maestro della letteratura per l’infanzia. A cura di Nicola Galli Laforest e Salvatore Celentano (Hamelin).
Nordic Brunch fatto di colori dalle 12.30 alle 14.30: sulla scia di Comesidice di Mireille D’Allancé (Babalibri) e All’inseguimento del gelato di Costanze Spengler e Katjia Gehrmann (Babalibri), Barbara Archetti troverà l’ispirazione perfetta per un laboratorio artistico fatto di cibi, cartoncini, ritagli e collage.
In seguito, alle 16, Daniel Frost, in margine a Bat e Flamingo (Babalibri), aiuterà i piccoli partecipanti a dare sfoggio alla propria creatività e creare il personaggio perfetto per le loro avventure.
Il programma dedicato ai bambini terminerà alle 16.15 con l’incontro con Pino Costalunga, Hamelin e Laura Cangemi a partire da Oblò n.7, monografia che Hamelin ha dedicato a Ulf Stark in occasione del suo ottantesimo anniversario. (aise)