Flotilla/ Tajani: 40 gli italiani fermati

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ROMA\ aise\ - 40, al momento, gli italiani fermati. Connazionali in buone condizioni, Unità di crisi, Ambasciata e Consolato già in contatto con i loro legali in attesa del rimpatrio che non avverrà prima della prossima settimana, vista la concomitanza dello Yom Kippur. Questo in sintesi quanto confermato dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, che questa mattina alla Camera e oggi pomeriggio in Senato ha riferito circa gli sviluppi in Medio Oriente dopo l’abbordaggio ieri notte delle navi della Global Sumud Flotilla.
“Come sapete ieri sera, quando le imbarcazioni erano ormai prossime alle acque di Gaza, la Flotilla è stata fermata dalle autorità israeliane. Gli abbordaggi sono stati pacifici e senza violenze, preparati da numerose misure di avvicinamento, partendo dalla nave madre Alma”, ha detto Tajani. “Secondo quanto appreso dalla nostra ambasciata a Tel Aviv, la marina israeliana ha impiegato più di 16 navi nell'operazione, che si concluderà nella giornata di oggi per le precauzioni adottate per evitare incidenti”.
“Proprio stamane, prima di intervenire alla Camera, ho parlato con il ministro degli esteri di Israele, Gideon Sa'ar, per ribadire la richiesta di un trattamento corretto e non violento nei confronti di tutti i nostri concittadini. Abbiamo anche garantito assistenza consolare a cittadini di altri Paesi”, ha precisato il Ministro.
“Le notizie che abbiamo ci dicono che entro il primo pomeriggio dovrebbero essere completate le operazioni di trasferimento dei circa 400 membri della Flotilla al porto di Ashdod. A fine giornata – ha proseguito – verranno identificati e trasferiti in autobus alla struttura detentiva di Beer Sheva. Domani mattina la nostra ambasciata effettuerà le visite consolari; una squadra di funzionari si recherà a Beer Sheva e ripeteremo la visita domenica mattina”.
“Alcuni giorni si saltano, compreso oggi, perché sono feste ebraiche”, ha ricordato Tajani riferendosi allo Yom Kippur.
“Le Autorità israeliane sono intenzionate a fare un unico provvedimento giudiziario di espulsione coatta di tutti i membri della Flotilla; li trasferirebbero lunedì 6 e martedì 7 ottobre all'aeroporto Ben Gurion e con voli charter li rimanderebbero in alcune capitali europee. Una dovrebbe essere Londra, perché è la sede dell'organizzazione della Flotilla”, ha comunicato il Ministro.
“Su mie precise istruzioni, - ha informato Tajani – il consolato a Tel Aviv e il consolato generale a Gerusalemme assisteranno tutti gli italiani, sia nel porto sia nelle procedure di rimpatrio. Già da questa notte i due consolati sono in contatto con i legali dei cittadini italiani imbarcati. Secondo le informazioni disponibili, raccolte attraverso l'unità di crisi che sta seguendo passo dopo passo la situazione, tutti i nostri connazionali sono in buone condizioni. Avevo ripetutamente parlato con il ministro Sa'ar, chiedendo di evitare azioni aggressive e di mettere in atto ogni possibile attenzione per salvaguardare l'incolumità dei nostri connazionali. L'ultima volta glielo ho ripetuto stamane”.
Il Ministro si è quindi detto “sollevato dal constatare che le regole di ingaggio siano state rispettate e che fino a questo momento non si registrano atti di violenza o complicazioni nelle operazioni da parte delle forze israeliane. Sin da prima della partenza della Flotilla abbiamo fatto tutto il possibile per segnalare i pericoli di questa iniziativa. Avevamo anche dato disponibilità, prima della partenza, di consegnare attraverso i nostri canali, cioè attraverso Food for Gaza, tutti i beni raccolti dalla Flotilla. L'altro giorno ne ho parlato a lungo con la portavoce italiana, facendo appello al senso di responsabilità, ricordando i gravi rischi insiti nell'operazione. Tutti i nostri appelli, e le stesse autorevoli parole del Presidente della Repubblica Mattarella, sono stati ignorati. Comunque, continueremo a seguire minuto per minuto, attraverso un'unità di crisi e la nostra ambasciata a Tel Aviv, il prosieguo delle operazioni, fornendo assistenza ai nostri connazionali in vista del loro rientro in Italia”.
Nella replica, Tajani ha detto che “il numero degli italiani fermati è, al momento 40. Il quadro sarà definitivo al termine di tutte le procedure di identificazione”.
Quanto ai quattro parlamentari italiani imbarcatisi, Tajani ha informato che “la nave Karma dell'ONG Arci, con a bordo, tra gli altri, il deputato Scotto e l'europarlamentare Corrado, entrambi del Partito Democratico, staccata dalla Flotilla, è in arrivo al porto di Ashdod. L'ambasciata sta lavorando per fargli avere ulteriore autorizzazione a sbarcare gli aiuti alimentari e a ripartire, con i due parlamentari, per Cipro o la Grecia”. L'europarlamentare Scuderi di AVS e il senatore Croatti del MoVimento 5 Stelle, invece, erano “sulla barca Morgana” e “sono invece stati tra i primi ad essere trasferiti ad Ashdod”. (aise)