Italia – Africa: il vertice entra nel vivo

ROMA\ aise\ - Entrano nel vivo i lavori del vertice Italia - Africa promosso dal Governo che vede a Roma 25 capi di Stato e di governo africani, le istituzioni europee e rappresentanti di organizzazioni internazionali. Il Vertice è il primo appuntamento internazionale che si svolge in Italia dall’avvio della Presidenza del G7.
Ieri sera, i leader sono stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha individuato nello stringere “un rapporto ancora più forte e strutturato tra il continente africano e il nostro Paese” l’obiettivo del Vertice.
“La vostra presenza qui stasera – numerosa e qualificata – conferisce espressione concreta all’amicizia, salda e sincera, che unisce i nostri popoli: la Repubblica Italiana ve ne è riconoscente”, ha aggiunto il Capo dello Stato. “Si tratta di legami alimentati anche dalla presenza in Italia di numerose comunità di origine africana, che sono parte attiva e vitale della nostra società e che, con il loro prezioso lavoro, contribuiscono alla crescita economica e culturale del nostro Paese. È una delle manifestazioni di quella globalizzazione che unisce i destini dei due nostri continenti, fortemente interconnessi fra loro”.
Richiamate le “sfide comuni” che interessano le due sponde del Mediterraneo e “lo straordinario potenziale di sviluppo delle relazioni tra Africa ed Europa sul terreno politico”, Mattarella ha sostenuto che “in un mondo segnato da vecchie e nuove fratture e instabilità, l’Africa detiene chiavi essenziali per definire la qualità e l’efficacia delle risposte che la comunità internazionale è chiamata ad offrire, sulla base del percorso che si è data la stessa Unione Africana con l’Agenda 2063”. Quindi, ha sottolineato, “è necessario che la voce dei Paesi Africani trovi sempre più spazio nei consessi internazionali: un obiettivo su cui Italia e Unione Europea sono convintamente impegnate e che ha segnato un primo, importante traguardo con l’ingresso a pieno titolo dell’Unione Africana nel G20”.
Se “l’Unione Europea è portatrice di una visione basata sul valore di un multilateralismo efficace, fondato su principi universali”, allora occorre “lavorare a una visione elaborata insieme”. Al contrario, sarebbero le “future generazioni” a pagare “il prezzo di una nostra incapacità”.
“Il ventaglio delle collaborazioni possibili è ampio”, ha elencato il Presidente: “le prospettive di integrazione economica legate al lancio di un’area di libero scambio continentale africana; l’industrializzazione e la realizzazione di produzioni a maggiore valore aggiunto, così da valorizzare in loco le enormi ricchezze naturali; la modernizzazione tecnologica; energia e infrastrutture; un rinnovato e forte impegno sui temi dell’istruzione e della formazione; della salute; uno sforzo comune per estirpare le radici del terrorismo e contrastare rigurgiti di superate ideologie imperialiste. Risposte necessarie, anche a fronte della impetuosa crescita demografica del continente africano”.
Si tratta di “un’agenda che vede la Repubblica Italiana pronta a fare la propria parte, anche nell’ambito della Presidenza del G7, e a offrire il proprio fattivo e significativo contributo, a cominciare dal mantenimento dell’impegno finanziario a favore del continente africano. È la cooperazione a muovere il progresso”.
Mattarella ha quindi citato un proverbio africano di “grande saggezza” che recita: “Se vuoi andare veloce corri da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme a qualcuno”.
“Affinché il nostro sia un cammino comune, verso gli obiettivi del benessere e della pace in Africa, in Europa e nel mondo, occorre mettere in campo congiuntamente le nostre rispettive volontà. Con questi auspici, ha concluso – rinnovo il mio più caloroso e sentito benvenuto in Italia, augurando salute e prosperità a tutti voi ed agli amici popoli africani”.
Il vertice è entrato nel vivo oggi a Palazzo Madama dove, dopo gli interventi introduttivi della Premier Giorgia Meloni e del Ministro degli esteri Tajani, delle istituzioni europee e africane, i lavori proseguiranno suddivisi in diverse sessioni tematiche: cooperazione economica e infrastrutturale; sicurezza alimentare; transizione energetica; cultura; migrazioni e sicurezza. (aise)