“Lo studio delle migrazioni: lo stato dell’arte”: a Roma l’incontro internazionale

ROMA\ aise\ - Si terrà il 12 luglio a Roma, presso la sede di Cser, in via Dandolo, e sarà trasmesso in diretta su Youtube l’incontro internazionaleLo studio delle migrazioni: lo stato dell’arte”.
Le migrazioni sono un fatto sociale che da sempre accompagna lo sviluppo delle società. Con il sorgere e l’evoluzione delle scienze sociali, le migrazioni sono diventate oggetto di studio per capire i fattori che le originano, le conseguenze prodotte nella vita dei migranti, nelle società di origine e di destinazione, le politiche più efficaci nel governare le migrazioni ed ottenere i migliori risultati per tutti coloro che ne sono coinvolti. Data la straordinaria complessità della realtà migratoria, nessuna disciplina sociale si è rivelata capace di esaurire la conoscenza di tutti gli aspetti insiti nel fenomeno migratorio.
La storia e la demografia si sono, da sempre, interessate ai movimenti di popolazioni sui territori. In seguito, queste scienze sono state coadiuvate dalla sociologia, dall’antropologia, dalla psicologia sociale, dalle scienze politiche, dall’economia, senza dimenticare la statistica. In altre parole, le migrazioni possono essere comprese soltanto con un approccio interdisciplinare.
Lo studio delle migrazioni si sviluppa a partire dalla fine del secolo XIX, con i primi tentativi in Inghilterra di teorizzare le migrazioni, e poi dalle ricerche della Scuola di Chicago, attenta alle conseguenze delle migrazioni sul paese di arrivo e quindi ai processi di inserimento sul territorio attraverso l’assimilazione. Vari istituti di ricerca sulle migrazioni sono sorti però soltanto a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, periodo in cui cominciano ad essere pubblicate le prime riviste scientifiche dedicate alle migrazioni. Da allora, il progressivo coinvolgimento di molti Stati, o come paesi di origine, oppure come nazioni di transito e di destinazione, ha portato alla globalizzazione delle migrazioni e di conseguenza a un interesse più vasto da parte degli studiosi di scienze sociali.
Ai nostri giorni si contano molti istituti di ricerca dedicati alle migrazioni, in genere associati a facoltà universitarie, e alla pubblicazione di una quarantina di riviste scientifiche sulle migrazioni, senza contare i molti articoli che compaiono sulle riviste delle singole scienze sociali. Questa pletora di interventi richiede, ogni tanto, una riflessione per fare il punto della situazione, per capire dove si è arrivati e dove si sta andando.
La rete dei Centri Studi Scalabriniani (SMSC-Scalabrini Migration Study Centers), di cui è parte il CSER di Roma, ha iniziato la ricerca sulle migrazioni a partire dai primi anni Sessanta del Novecento. Attualmente, la rete conta sette centri distribuiti nei vari continenti e con sedi in alcune importanti città del mondo (CSER-Roma, CMS-New York, CIEMI-Parigi, CEM-San Paolo del Brasile, CEMLA-Buenos Aires, SMC-Manila e SIHMA-Cape Town).
Oltre alla ricerca, i centri pubblicano alcune stimate riviste scientifiche: Studi Emigrazione del CSER, International Migration Review del CMS, Migrations Société del CIEMI, Travessia del CEM, Estudios Migratorios Latinoamericanos del CEMLA, Asian and Pacific Migration Journal del SMC e African Human Mobility Review del SIHMA. La prospettiva globale della rete SMSC e il dialogo con i ricercatori in tutte le aree del mondo attraverso le riviste, consente loro di fare una valutazione sull’attuale ricerca in emigrazione e sulle prospettive possibili. A tale scopo, il CSER con tutta la rete SMSC organizza il 12 luglio un incontro internazionale di studio che vedrà la partecipazione dei direttori dei Centri scalabriniani e di altri studiosi per una valutazione dello stato dell’arte della ricerca in emigrazione.
Ad aprire l'evento, alle ore 9.30, i saluti di Lorenzo Prencipe, presidente Fondazione CSER Roma, Leonir Chiarello, superiore generale Missionari Scalabriniani, e Graziano Battistella, segretario generale Missionari Scalabriniani.
Seguiranno gli interventi dei relatori: Matteo Sanfilippo, docente di storia Università della Tuscia e coordinatore scientifico di Studi Emigrazione, su “La realtà dei Centri studi scalabriniani sulle migrazioni, ieri, oggi e domani”; Maurizio Ambrosini, ordinario di sociologia all’Università degli Studi di Milano, su “La ricerca in emigrazione in Europa: stato della ricerca e prospettive”; Vincent Geisser, direttore dell’IREMAM, l’Institut de recherches et d’études sur le monde arabe et musulman d’Aix-en-Provence, e presidente del CIEMI di Parigi, su “La ricerca in emigrazione nel mondo di lingua francese”; Katharine Donato, professore di International Migration alla Georgetown University di Washington DC, su “La ricerca in emigrazione in Nord America”; Helion Povoa, professore della Universidade Federal do Rio de Janeiro e coordinatore del Núcleo Interdisciplinar de Estudos Migratórios (Niem), su “La ricerca in emigrazione in America Latina”; Denise Zenklusen del Departamento de Educación, Cultura y Conocimiento presso l’Universidad Nacional De Rafaela di Argentina su “La ricerca in emigrazione in America Latina”; Jorge Tigno, professore del Department of Political Science at the University of the Philippines, Diliman, a Quezon City, su “La ricerca in emigrazione in Asia”; Rachel Chyniakata, capo della ricerca al SIHMA working on human mobility, migration policies, migration and health, gender, migration and climate and vulnerable minors research di Capetown, su “La ricerca in emigrazione in Africa”.
Nel pomeriggio ci sarà una tavola rotonda su “L’attività di ricerca dei Centri Studi Scalabriniani sulle migrazioni”, alla quale prenderanno parte: Mario Russel, CMS New York, USA; Luca Marin, CIEMI Parigi, Francia; Paolo Parise, CEM San Paolo del Brasile; Ildo Griz, CEMLA Buenos Aires, Argentina; Nguyen Hoang Khanh Huy, SMC Manila Filippine; Filippo Ferraro, SIHMA Cape Town, Sud Africa. Carola Perillo e Lorenzo Prencipe del CSER Roma chiuderanno con un intervento su “Italia CSER, ricerca sociale ed impegno sociale: da Studi Emigrazione alla graphic novel. Nuove risposte a vecchie domande”.
Le conclusioni saranno affidate allo stesso Prencipe e a Graziano Battistella.
Durante l’incontro sarà anche proiettato il video di presentazione del progetto “Draw my life. In senso inverso”. (aise)