Mattarella: tra Italia e Brasile amicizia davvero solida

ROMA\ aise\ - Un “grande Paese amico”. È iniziata da Brasilia la visita di stato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Brasile. Ieri, al Planalto, l’incontro con il Presidente Lula, primo impegno ufficiale di un’agenda fittissima di impegni che porterà il Capo dello Stato anche a Porto Alegre, San Paolo, Rio de Janeiro e Salvador.
L’amicizia tra Italia e Brasile, ha detto Mattarella a margine dell’incontro con Lula, è “davvero solida e si vede sempre, anche nei momenti di impegno particolare”.
“Il 2024 – ha aggiunto – è un anno particolarmente significativo per i rapporti tra Brasile e Italia per diversi aspetti: è l’anno in cui il Brasile presiede il G20 e l’Italia il G7; quest’anno ricorre il centocinquantesimo anniversario dell’inizio della migrazione italiana in Brasile. Anche questo lo ha rammentato il Presidente Lula. Quei primi migranti italiani, qui in Brasile, trovarono accoglienza e opportunità di vita, così come in seguito è avvenuto per tanti altri che li hanno seguiti, che sono giunti qui, in questo grande e accogliente Paese”.
Ricordato lo sbarco in Italia del contingente brasiliano che combatté in Italia accanto agli alleati - il 16 luglio del ’44 – Mattarella ha passato in rassegna “l’ottimo stato delle nostre relazioni bilaterali” che dovrà essere “sollecitazione a incrementare ulteriormente l’ampiezza della nostra collaborazione in ogni ambito di comune interesse. Questo vale, certamente, anzitutto per i rapporti economici, commerciali”.
Il Presidente ha citato, in particolare, il “forte impegno di aziende italiane qui in Brasile, sia in settori tradizionali che in settori più avanzati e di maggiore valore aggiunto”, ma anche “l’ampiezza delle collaborazioni in campo culturale, in campo scientifico e tecnologico”.
Ricordato il “rapporto collaborativo” tra gli atenei dei due Paesi, Mattarella ha sostenuto che “per l’Italia, il Brasile rappresenta un partner di punta per alcuni settori particolarmente avanzati sul piano scientifico-tecnologico come avanguardia”.
“Abbiamo ricordato la presidenza gemella del Brasile del G20 e dell’Italia del G7 quest’anno”, ha detto ancora il Presidente. “Sono molte le sinergie che Brasile e Italia hanno manifestato in questo anno, in questa occasione, in queste responsabilità rispettive, per quanto riguarda i temi posti al centro dell’Agenda internazionale in quell’occasione: penso ai cambiamenti climatici, alla transizione energetica, alla sicurezza alimentare, all’impegno indispensabile per il superamento delle disuguaglianze. Sono questi i temi su cui si decide il futuro delle giovani generazioni e di quelle che verranno in seguito” e su tutti è stata registrata “consonanza”.
“Ho assicurato al Presidente Lula l’impegno italiano per il pieno successo del summit del G20 di Rio de Janeiro, a cominciare dalla grande scelta, dal grande progetto che il Brasile lancia per l’alleanza globale contro la fame e la povertà”, ha detto ancora il Capo dello Stato. “Su questo sfondo abbiamo anche parlato, naturalmente, di questioni allarmanti che contrassegnano la vita internazionale. Particolarmente per quanto riguarda il conflitto in Ucraina, sorprendentemente scatenato con un’aggressione da parte di un membro permanente del Consiglio di sicurezza: la Federazione russa. E per quanto riguarda la condizione del conflitto israelo-palestinese. Abbiamo concordato, pienamente, che il mondo ha autentico bisogno di pace. Questa è un’aspirazione comune, diffusa tra i popoli”.
“E abbiamo concordato – ha proseguito – sull’importanza di adoperarsi sul primo piano perché si giunga a una pace, che non può che essere una pace giusta perché sia duratura e quindi basata sul diritto internazionale, sul rispetto degli altri Stati, e sul rispetto delle regole dell’ONU. Quello del rispetto della pari dignità di ogni Stato è un canone irrinunziabile nella politica internazionale. In Ucraina è stato violato. E questo va ripristinato, cercando in ogni modo, ostinatamente, percorsi di pace”.
Quanto al Medio Oriente, “abbiamo concordato non soltanto sulla valutazione su quanto è avvenuto con quegli orribili attacchi terroristici di Hamas il 7 ottobre, con il rapimento di ostaggi, e, dall’altra parte, con le immani sofferenze della popolazione civile di Gaza, che ha un immenso numero di vittime, tra donne e bambini, abbiamo concordato anche sull’esigenza che si giunga finalmente a porre sul tavolo la prospettiva e la soluzione unica possibile dei due Stati, l’unica che può dare sicurezza e prospettive di sviluppo all’uno e all’altro popolo: questa spirale di odio va interrotta, perché si ripropone periodicamente in misura sempre più allarmante e sempre più grave”.
Infine, l’accordo Ue – Mercosur: “noi riteniamo che sia indispensabile approdare velocemente a questa storica decisione, che riguarda un accordo tra due grandi realtà di collaborazione e di pace - che sono Mercosur e Unione europea - a beneficio del mondo. Questo tessuto di collaborazioni tra integrazioni continentali è un elemento che garantisce e promuove la pace nel mondo. Noi abbiamo apprezzato molto quanto detto a Rio de Janeiro a dicembre, nell’incontro tra i Capi di Stato e di governo dei Paesi del Mercosur, sull’importanza - ed è indispensabile e doveroso per tutti - di giungere velocemente all’accordo”.
Concludendo, Mattarella ha ricordato ancora una volta “il carattere eccezionale del vincolo che unisce il mio Paese al Brasile, anche grazie alla presenza, qui, della più numerosa comunità al mondo di ascendenza italiana. Ringrazio ancora una volta il Presidente Lula per la sua amichevole ospitalità e per l’invito a venire in questo grande Paese amico”. (aise)