Secondo mandato per Ursula von der Leyen

STRASBURGO\ aise\ - Con 401 voti Ursula von der Leyen è stata rieletta alla Presidenza della Commissione Europea. Al suo secondo mandato, von der Leyen ha avuto 41 voti in più rispetto alla maggioranza necessaria di 360 voti: tra loro non ci sono stati quelli di Fratelli d’Italia e Lega che, al contrario di Forza Italia, non hanno votato per il bis della Presidente uscente.
Nel suo discorso all’Europarlamento – pronunciato in inglese, con alcuni passaggi in tedesco e francese – von der Leyen ha affermato che "le scelte sono i cardini del destino. E in un mondo pieno di avversità, il destino dell’Europa dipende da ciò che faremo dopo”. L’Europa “non può controllare dittatori e demagoghi in tutto il mondo, ma può scegliere di proteggere la propria democrazia. L’Europa non può determinare le elezioni in tutto il mondo, ma può scegliere di investire nella sicurezza e nella difesa del proprio continente. L’Europa non può fermare il cambiamento, ma può scegliere di accoglierlo investendo in una nuova era di prosperità e migliorando la qualità della nostra vita”, le parole della Presidente, che nel suo intervento al Parlamento europeo ha parlato di Green Deal ed economia, di lotta agli estremismi e anche di un nuovo vicepresidente “per l'implementazione, la semplificazione e le relazioni interistituzionali" spiegando che vicepresidenti e commissari dovranno impegnarsi a ridurre “burocrazia e rendicontazione” per avere un’Europa “più veloce”.
Nel suo discorso, von der Leyen ha criticato aspramente Orban – pur senza nominarlo – per la sua visita a Mosca: "questa cosiddetta missione di pace è stata solo una missione dell'acquiescenza, dell'appeasement, una politica di eccessive concessioni", ha detto la Presidente della Commissione ribadendo il pieno dell’Ue all’Ucraina.
Quanto al Medio Oriente, "lo spargimento di sangue a Gaza deve fermarsi, qui e ora”. Se "la soluzione a due Stati è il modo migliore per garantire la sicurezza, per entrambi, israeliani e palestinesi”, nella prossima Commissione ci sarà anche un “Commissario per il Mediterraneo che si concentri su investimenti e partenariati, stabilità economica, creazione di posti di lavoro, energia, sicurezza, migrazione e altre aree di interesse reciproco, nel rispetto dei nostri valori e principi”.
Tra i temi toccati da von der Leyen anche la difesa europea e la cyberdifesa, la competitività e le politiche abitative.
“All'inizio del suo secondo mandato Jacques Delors disse: “la nostra Comunità non è solo frutto della storia e della necessità, ma anche della volontà”. Questa – ha sottolineato von der Leyen – è la scelta fondamentale che ci troviamo di fronte. La storia continuerà a bussare alla porta dell'Europa. Il bisogno di Europa sarà più forte che mai. La nostra determinazione deve essere all’altezza. Questo è ciò che ha unito il nostro continente: non le forze imperscrutabili del destino, ma il potere delle persone che lottano per ottenere di più. Come i tre prigionieri dell'isola di Ventotene negli anni '40 che tracciarono la visione di un continente unito. E la generazione del dopoguerra, che ha costruito la pace sul carbone e sull’acciaio. Persone che rimasero disarmate di fronte ai carri armati sovietici, che misero garofani nei fucili e abbatterono un muro a mani nude. Persone che ancora oggi rischiano la vita, per questo sogno chiamato Europa. Generazione dopo generazione hanno fatto sì che l’Europa scegliesse un’Europa forte. E ora la responsabilità spetta a noi”.
“Gli ultimi cinque anni hanno dimostrato cosa possiamo fare insieme. Facciamolo di nuovo. Facciamo la scelta della forza. Facciamo la scelta della leadership. Facciamo – ha concluso – la scelta dell’Europa”. (aise)