Tajani e Piantedosi in Senegal: inaugurata la Conferenza degli ambasciatori italiani in Africa

DAKAR\ aise\ - Seconda tappa della sua missione in Africa Occidentale per il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, oggi in Senegal insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
A Dakar i due ministri hanno inaugurato la Conferenza degli Ambasciatori italiani in Africa e degli esperti di sicurezza, alla presenza del ministro per l’Integrazione Africana, gli Affari Esteri e i Senegalesi all’Estero, Cheikh Niang.
In Africa l’Italia è presente con una rete di 30 Ambasciate e di esperti per la sicurezza. A loro, a tutti gli “ambasciatori e ai loro collaboratori che ogni giorno lavorano per rafforzare i legami con il continente africano, con un approccio di sistema che è alla base della nuova strategia del Governo per l’Africa, esemplificata dal Piano Mattei”, il ministro Tajani ha rivolto “un sincero ringraziamento”.
“Puntiamo a sviluppare collaborazioni paritarie e reciprocamente vantaggiose per tutti, con un importante ritorno anche per le nostre imprese e il nostro export”, ha aggiunto Tajani.
A Dakar, oltre al ministro Niang, Tajani e Piantedosi hanno incontrato anche il presidente della Repubblica del Senegal, Bassirou Diomaye Diakhar Faye, e il ministro dell’Interno, Mouhamadou Bamba Cissé.
Il Senegal è un Paese prioritario per la cooperazione italiana allo sviluppo e, da gennaio 2025, partner del Piano Mattei.
In ambito economico, Dakar è un partner commerciale strategico e rappresenta il 4° mercato di destinazione dell’export italiano nella regione. Nel periodo gennaio-luglio 2025, l’interscambio ha registrato un aumento pari a +109,5 % rispetto al medesimo periodo del 2024, trainato sia dalle esportazioni (+13,5%) che dalle importazioni (+221%).
In tale cornice, Tajani e Piantedosi hanno inaugurato anche il Forum imprenditoriale Italia-Senegal, organizzato dalla Farnesina e da ICE Agenzia, in collaborazione con CDP, SIMEST, SACE e Confindustria Assafrica & Mediterraneo. Al centro dei lavori la promozione dell’agroindustria, delle infrastrutture fisiche e digitali e delle energie rinnovabili.
Durante la missione sono state infine inaugurate la sede dell’Istituto Italiano di Cultura a Dakar e la nuova sede dell’Ufficio ICE e Simest. (aise)