Capodistria: Mattarella alla inaugurazione del rinnovato Collegio dei Nobili

ROMA\ aise\ - “Oggi festeggiamo il completamento di un’opera di restauro importante, finanziata dal governo sloveno, che testimonia l’attenzione e l’impegno di questo Paese nella tutela delle minoranze linguistiche”. Il Collegio dei Nobili “è infatti testimone di una secolare e ininterrotta tradizione nella formazione in lingua italiana; avviene da quattro secoli nella scuola per eccellenza di questa città”. Così il Presidente della repubblica, Sergio Mattarella, che ieri, accompagnato dalla figlia Laura, insieme alla Presidente della Repubblica di Slovenia, Nataša Pirc Musar, ha inaugurato il rinnovato Collegio dei Nobili, sede della Scuola elementare Pier Paolo Vergerio il Vecchio e del Ginnasio Gian Rinaldo Carli di Capodistria, scuole con lingua di insegnamento italiana, recentemente restaurato.
“In queste mura – ha ricordato il Capo dello Stato – hanno studiato allievi che hanno avuto successo nei campi più diversi, dal violinista Giuseppe Tartini, allo scrittore Fulvio Tomizza, che in tanti suoi scritti ha narrato la storia di questa terra. Oggi celebriamo anche l’inizio del nuovo anno scolastico, ed è una circostanza particolarmente felice. Ogni anno, in Italia mi reco in una scuola per vivere con gli studenti l’inizio del nuovo anno scolastico che li vedrà impegnati nello studio: è un momento importante non soltanto per le alunne e gli alunni, perchè coinvolge le loro famiglie e riguarda l’intera società. Il suono della prima campanella che chiama nelle aule ci proietta al futuro, alle settimane e ai mesi che vi attendono a scuola”.
“Un luogo, dalle stesse caratteristiche e aspirazioni in ogni parte del mondo. Una strada – ha aggiunto – su cui camminare insieme, giovani e adulti. Incontro con la conoscenza, con i valori propri al momento educativo: accoglienza, dialogo, comunità, responsabilità, fiducia, rispetto, inclusione. Tutto questo accomuna la vostra comunità educativa a tutti gli altri studenti sloveni, italiani, europei. Con il valore aggiunto della continuità dell’insegnamento in italiano in una zona di insediamento storico della Comunità di lingua italiana. Parte del fondamento sul quale voi, ragazze e ragazzi, potrete non solo costruire i vostri percorsi professionali e di vita, le vostre nuove esperienze personali, ma – ha sottolineato – essere elemento protagonista del legame che unisce le culture di Slovenia e Italia”.
“In luoghi come questo si irrobustisce l’Europa e si abbattono i preconcetti, per essere persone consapevoli e aperte al mondo”, ha rilevato il Capo dello Stato. “Quello della scuola sarà nelle vostre vite un capitolo fondamentale: proseguirà restituendo alla società il valore delle esperienze e delle amicizie che vivrete. Rappresenta una pagina importante perché al vostro impegno corrisponde quello della cooperazione dei nostri Governi, delle nostre due Repubbliche, arricchite dalla presenza della cultura delle rispettive minoranze linguistiche”.
“Quanto fa la Slovenia per l’insegnamento in lingua italiana, così come il costante sostegno da parte dell’Italia, anche cooperando con l’Unione Italiana e con gli organi della Comunità italiana, in proficua collaborazione con le autorità slovene, rappresentano una pratica, un modo di comportamento di grande significato”, ha ribadito il Presidente, augurando agli studenti “ogni successo in questo anno scolastico e per il vostro futuro. Siamo certi del vostro impegno, contate su quello delle istituzioni”. (aise)