Mattarella in Giappone: crescere insieme in pace

TOKYO\ aise\ - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in questi giorni in visita ufficiale in Giappone, ha incontrato a Tokyo i vertici del Keidanren – la Confindustria giapponese – e i rappresentanti dell’imprenditoria nipponica e italiana.
Dopo aver ricordato il legame tra Italia e Giappone, costituito sia dalle "biografie eccellenti" che hanno avvinato i due Paesi, e ricordato le basi comuni dopo l'uscita devastante dalla seconda guerra mondiale, l'approdo in democrazia, e aver coltivato un legame tra questa e la prosperità, entrando tra i Paesi industrializzati del G7, Mattarella è arrivato a parlare dei temi di attualità: "Come gli altri membri della Comunità internazionale, Giappone e Italia si trovano oggi a dover fronteggiare nuove sfide, questioni globali che interpellano il nostro tempo. Il settore delle telecomunicazioni e l’ambiente digitale, il calcolo informatico, sono stati al centro della poderosa trasformazione di questi ultimi decenni". Secondo Mattarella, infatti, con "l’ampia diffusione dei telefoni cellulari" e "l’accesso immediato al web e all’intelligenza artificiale, siamo di fronte a un cambiamento paragonabile a quello delle rivoluzioni indotte a metà del XV secolo con l’invenzione dei caratteri mobili a stampa di Gutenberg. Ogni mutamento va governato e orientato a fini di crescita della collettività, affinché sia “per” la persona e non “sulla” persona".
Per questo, Mattarella si è complimentato, in questo senso, con l’iniziativa promossa dal Giappone durante la Presidenza del G7, nel 2023, con il “Codice di Condotta di Hiroshima” rivolto alle organizzazioni che sviluppano sistemi avanzati di intelligenza artificiale. Ma "oltre a quella digitale, Giappone e Italia sono impegnate nella transizione verde, per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. La salvaguardia del pianeta e delle sue risorse non è un percorso che si possa affrontare in solitaria. Europa e Giappone hanno intrapreso, in parallelo, un percorso ambizioso". L'Italia con il gren deal e l'economia circolare, riciclo ed energie rinnovabili, il Giappone tramite la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie per l’efficienza energetica. "Si tratta di ambiti che guardano al futuro, coinvolgono lo sviluppo di industrie in grado di generare milioni di posti di lavoro e una crescita considerevole. Ambiente, ricerca, sviluppo rappresentano un connubio felice".
"Oggi l'integrazione tra i due mercati, giapponese ed europeo, è sempre più stretta, grazie all’accordo di partenariato economico (Epa), siglato nel 2019 tra Tokyo e Bruxelles, che ha eliminato i dazi delle esportazioni europee verso il Giappone e viceversa. Un accordo lontano da protezionismi di ritorno", ha spiegato Mattarella. "L’economia giapponese, che si colloca tra le prime al mondo, si conferma così sempre più per il nostro continente interlocutore strategico, impegnata com’è anche nella costruzione di rapporti intercontinentali che sostengono la pace, la stabilità, la prosperità. L’idea di un Indo-Pacifico libero e aperto è essenziale per lo sviluppo del mondo. Si tratta di un campo decisivo perché vengano alleggerite le tensioni e per contenere spinte all’esercizio di signorie in questi mari. Ancora una volta, l’alternativa è tra cooperazione e dominio".
La collaborazione economia continua ad essere un fattore positivo tra Italia e Giappone secondo il Capo dello Stato: "La presenza di aziende italiane con interessi in Giappone e giapponesi con interessi in Italia è imponente. Molte collaborazioni industriali e investimenti diretti sono stati realizzati. Le opportunità da cogliere insieme sono numerosissime e positiva in questa direzione è l’attività del Gruppo Business".
E continua anche il Partenariato strategico tra i due Paesi: Mattarella ne ha richiamati due nel suo discorso, quella sulle batterie e quella sulle onde gravitazionali, dicendosi "certo che presto ne saranno definite di nuove. Così come ricordo la collaborazione nel settore dello spazio, con progetti dedicati all’osservazione della Terra e all’esplorazione del cosmo. Si tratta di esperienze che non vanno soltanto a beneficio della crescita dei nostri Paesi, ma sono anche funzionali al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dalle Nazioni Unite".
"Il “living lab” di Expo Osaka 2025 esprime questa stessa sensibilità. “Disegnare la società del futuro per le nostre vite” è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno, di cui ha bisogno l’umanità, per trovare risposta agli urgenti interrogativi che vengono posti oggi davanti all’umanità stessa che guarda al proprio avvenire - ha spiegato avviandosi alla conclusione il Presidente della Repubblica -. Chi sono i protagonisti di questi processi? Certamente queste sensibilità non devono trovare sorde le istituzioni, ma un ambito come quello in cui ci troviamo - in due Paesi che si fondano su valori di libertà e democrazia - mi permette di sottolineare il ruolo insostituibile giocato dalle società civili, in questo caso in particolare dall’imprenditorialità. Questo mondo imprenditoriale, chiamato ad aprire coraggiosamente nuove strade, nel testimoniare il capitale di coesione delle rispettive comunità".
"Sta a tutti noi, cioè, metterci alla prova e mettere a frutto le risorse di cui disponiamo", ha concluso il Capo dello Stato italiano. "Giappone e Italia hanno già dimostrato di saper unire gli sforzi. Per continuare a crescere, insieme, in pace". (aise)