Mattarella: l’Italia continuerà a contribuire con determinazione alle missioni internazionali

ROMA\ aise\ - “Nella Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, la Repubblica rinnova il suo commosso pensiero a quanti hanno sacrificato la vita al servizio dell’Italia e della comunità internazionale, testimoniando con coraggio e dedizione il valore della solidarietà e dell’impegno per la pace tra i popoli”. Inizia così il messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel giorno in cui l’Italia commemora i suoi caduti militari e civili nelle missioni internazionali, in ricordo dell’attentato di Nassiriya dove il 12 novembre 2003 morirono 19 connazionali.
“Dalle vittime in Congo nel 1961 a Nassiriya e sino ai conflitti più recenti, - scrive il Presidente – hanno operato per la Patria e per la causa della solidarietà internazionale, portando aiuto e speranza a popolazioni oppresse da guerre, povertà e ingiustizie. Oggi – rileva Mattarella – il mondo è attraversato da nuove e dolorose ferite: dall’area del Sahel al conflitto che coinvolge tutta l’area mediorientale, alla guerra che da oltre tre anni insanguina il suolo ucraino, continuano a cadere vittime civili innocenti”.
“Queste tragedie, alimentate da odio e contrapposizioni, - ammonisce il Capo dello Stato – rischiano di allargarsi, di rinfocolare conflitti sopiti e di travolgere intere regioni, generando instabilità, forme di neocolonialismo e nuovi pericoli per la sicurezza internazionale”.
“L’Italia, fedele alla propria tradizione di dialogo e di cooperazione, - rimarca Mattarella – continuerà a contribuire con determinazione alle missioni internazionali mettendo a disposizione, nelle aree di crisi, il proprio personale militare e civile. Un impegno che riflette i valori sanciti dalla nostra Costituzione e il profondo senso di umanità che anima la nostra comunità nazionale”.
“I militari e i civili impegnati oggi nelle zone di conflitto sanno di poter contare sul sostegno e sull’affetto degli italiani. A loro, e alla memoria di quanti hanno donato la vita per il bene comune, - conclude – va la riconoscenza della Repubblica”. (aise)